Autore di culto in tutto il mondo, con "Tutto, e di più" David Foster Wallace torna a confrontarsi con l'infinito dopo l'impresa titanica di "Infinite Jest". Smesse le vesti dello scrittore di fiction (come non di rado gli è capitato di fare), Wallace indossa i panni del matematico, determinato a regolare i suoi conti con il concetto del quale non si può pensare niente di più grande. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di Foster Wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il suo genio e la sua ironia riconciliano con l'ostinazione opaca dei numeri, nonostante il professore alla lavagna sia uno che fa le cose molto sul serio.
In questo libro David Foster Wallace, smesse le vesti dello scrittore di fiction, si prende la responsabilità di indossare i panni del matematico per lanciarsi nell'esplorazione dell'unico territorio che non conosce confini. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di Wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il genio e l'ironia con cui attraversa lo spazio ricurvo della lettura riconcilia con l'ostinazione opaca dei numeri.