Firenze, 1482. Il giovane Leonardo da Vinci si è già fatto un nome, come apprendista alla celebre bottega del Verrocchio. Ma insieme alla fama il talento gli ha portato anche molti nemici, tanto che la città non è più un luogo ospitale per lui. Così, quando Lorenzo il Magnifico, suo protettore, gli offre una possibilità di riscatto, Leonardo accetta senza remore. Dovrà recarsi a Milano, dal duca Ludovico il Moro, alleato dei Medici. Ufficialmente sarà uno dei valenti artisti chiamati a dare lustro alla corte degli Sforza, e avrà l'occasione di creare capolavori che lo renderanno immortale. Ma quella che nasce come una nobile collaborazione finirà presto per trasformarsi in un insidioso legame, quando il nuovo mecenate di Leonardo si rivelerà il suo antagonista... Tra storia e leggenda, una sfida pericolosa per un genio che non ha avuto pari.
Parigi, inverno 1302. Filippo IV detto il Bello, re di Francia, comanda l'armata più formidabile del mondo cristiano, ma il regno è sull'orlo della bancarotta. Per pagare i debiti di stato, il sovrano ha un piano che potrebbe costargli la scomunica: intende aggredire Firenze con un pretesto, per razziare le sue vaste riserve di fiorini d'oro, ma non ha fatto i conti con Bonifacio VIII... La Signoria di Firenze, infatti, ha chiesto la protezione del pontefice, dal momento che in Vaticano abita la sola persona in grado di fermare il re di Francia: Arnaldo da Villanova, detto il Catalano, medico talentuoso benché tacciato di praticare le arti oscure. Il Catalano può interpretare i misteriosi segni impressi nel più antico sigillo dei Templari, e così rivelare dove viene accumulato il leggendario oro dell'Ordine combattente. Si vocifera, infatti, che proprio fuori da Parigi ci sia una grande torre nella quale è nascosta un'immensa fortuna aurea. I Templari potrebbero salvare la Francia, ma intendono davvero condividere il segreto della loro ricchezza?
Firenze, domenica 26 aprile 1478. Durante una messa solenne celebrata dal cardinal Riario, i congiurati hanno levato il pugnale scagliandosi su Giuliano de’ Medici, riducendolo in fin di vita. Per vendicarsi, Lorenzo spargerà molto altro sangue: la città, culla del Rinascimento, per lunghe settimane vedrà le sue strade orridamente tinte di rosso. Sfiancato dal dolore e dal rimorso, il Magnifico non potrà fare a meno di interrogarsi sullo sfacelo che ha devastato la sua vita, invidiata da tutti fino a poco prima. Perché Giuliano è morto? Quali colpe poteva aver commesso? In fondo l’egocentrismo di Lorenzo lo aveva condannato a rimanere sempre in secondo piano. Mentre si accusa per quella sciagura, Lorenzo rivede i volti di coloro che hanno voluto colpire i Medici: Francesco Salviati, roso dall’invidia; Jacopo de’ Pazzi, assetato di vendetta; Antonio Maffei da Volterra, mosso da un odio viscerale contro Lorenzo. In penombra altre misteriose e potentissime figure, che hanno brigato e pianificato la distruzione dei Medici. Ma se ci fosse altro dietro la morte del fratello? Se fosse una passione amorosa ad aver deciso la sua tragica sorte?
Roma, febbraio 1466. Arrivato nell'Urbe per questioni di affari, il gio-vane Lorenzo de' Medici si ritrova circondato da insidie senza volto. Qualcuno, infatti, come una silenziosa minaccia, ha infilato sotto la sua sella un antico pugnale dall'elsa d'argento, con uno stemma dal senso indecifrabile. Lorenzo comincia così una tortuosa indagine in una città piena di magia e di segrete ombre, di antiche glorie imperiali e sinistri fantasmi fin troppo ansiosi di risorgere fra i vivi. Il suo destino incrocerà quello di uomini potentissimi, come l'enigmatico cardinale Rodrigo Borgia, e di aristocratici ambiziosi che si muovono all'ombra della Curia Romana, a caccia di ricchezza e prestigio. Quando incontrerà Clarice Orsini, aristocratica creatura che emana un segreto fascino, Lorenzo ne sarà stregato. Ma nuovi nemici si leveranno contro di lui, alleandosi ai vecchi per per-seguire un comune intento: l'erede dei Medici deve morire.
Roma, anno 1301. Arnaldo da Villanova, celebre medico e alchimista, ha una visione tremenda: presto scoppierà una guerra tra papa Bonifacio VIII e il re di Francia Filippo IV il Bello, dalla quale verranno gravi disgrazie per la Chiesa. Covando Rancore verso il re che voleva condannarlo come stregone, Arnaldo concepisce una terribile vendetta.
Roma, 1938. Alessandro Borghesi, ingegnere minerario neolaureato e pieno di entusiasmo, viene assunto in una missione archeologica destinata a scavare nell'oasi di Siwah, nel deserto del Sahara, alla ricerca della tomba perduta di Alessandro Magno. Ma ben presto il giovane Borghesi viene a sapere che secondo un antico papiro a Siwah è nascosto un tesoro ben più prezioso, di valore inestimabile: la fonte di un potere misterioso, un segreto celato da quattro ideogrammi - una lingua arcana e sconosciuta - che nessuno studioso al mondo è ancora riuscito a decifrare. Arrivato al Cairo, Alessandro si rende conto che intorno alla missione archeologica ruotano enormi interessi economici e politici: il tedesco Hans Brunner, morto in circostanze sospette, aveva infatti individuato proprio dove sorge l'oasi di Siwah un giacimento di greggio, ora conteso tra gli italiani - che occupano la Libia - e gli inglesi che controllano l'Egitto. Nel seguire le tracce di questa scoperta, Alessandro incontra l'affascinante Elisabeth Rosenheim, egittologa allieva del defunto professor Brunner, e decide di inoltrarsi con lei tra i tanti, troppi misteri della missione. Giunto nel cuore del Sahara, scoprirà che nemmeno il recupero del giacimento di greggio è il suo unico scopo. Nel viaggio si nascondono un'altra verità e nuovi, inquietanti interrogativi: perché l'Ovra ha intercettato una telefonata tra il cardinale di Chicago e la Segreteria di Stato di Pio XI