Nel novero degli episodi più indagati nella storia dell'architettura italiana del Novecento, particolare significato assumono le cosiddette 'città di fondazione' costruite dal regime fascista nel corso degli anni Trenta. Poco noto, però, è il fatto che uno di questi centri urbani venne realizzato all'estremità nordorientale del Regno, in quella che allora era la provincia italiana di Pola. Per colmare tale lacuna, il diciassettesimo volume della collana 'Relazioni' della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia è dedicato ad Arsia, la 'città bianca del carbone', che colpisce per essersi conservata fino ai giorni nostri pressoché integra nei suoi aspetti urbanistico e architettonico.
Un secolo di storia, di partenze e di ritorni degli emigranti che lasciarono le terre nord-orientali d'Italia tra la metà dell'Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento. Un'analisi di Gian Carlo Bertuzzi sulle "grandi emigrazioni" in Europa ed oltreoceano. Una ricostruzione dei viaggi per mare dai tempi della vela al secondo dopoguerra in un testo di Francesco Fait. Il volume è bilingue (italiano e inglese) ed è corredato da alcune fotografie tratte dall'Archivio Ammer.
La pubblicazione affronta le principali questioni dibattute a livello europeo riguardo l'alternanza scuola-lavoro, partendo da un progetto biennale di sperimentazione segnalatosi a livello italiano e internazionale. Contiene una trattazione completa delle metodologie, dei modelli teorici e degli strumenti operativi che consentono di sviluppare un'offerta formativa realmente integrata tra scuola, azienda e attori del territorio, oltre ad una serie di indicazioni e osservazioni critiche tratte dall'esperienza concreta. La riflessione e la successiva attività sperimentale sono articolate in modo da assicurare sia alla scuola che all'impresa un ruolo attivo e una reale possibilità di interrelazione, anche nei termini di un costante e mutuo apprendimento dei diversi valori che le connotano. Il volume intende offrire, inoltre, una risposta circa il meccanismo con cui la formazione aziendale può integrarsi con i programmi scolastici in funzione della costruzione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.
L'analisi dell'operato del decisore pubblico a favore della preservazione e della valorizzazione del paesaggio rappresenta l'argomento centrale di questo volume. In dettaglio, nella pubblicazione propone: una sintesi dei risultati ottenuti dal progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (PRIN) 'Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche di sviluppo rurale - IPAPoRe'; una rassegna critica delle metodologie da utilizzare per valutare e classificare il paesaggio; una valutazione del paesaggio sulla base degli interventi rivolti allo sviluppo rurale applicata al caso di studio del Friuli Venezia Giulia. Oggetto di studio è, da un lato, il valore attribuito al paesaggio nella Valutazione d'Impatto Ambientale e nella Valutazione Ambientale Strategica, dall'altro, il contributo che la valutazione del paesaggio ha assunto nei processi di governo del territorio. Infine, si presenta una classificazione qualitativa del paesaggio rivolta ad evitarne trasformazioni deleterie.
«La contrarietà alla guerra non nasce dal giudizio sugli attori della guerra, e non è un giudizio modificabile a seconda che i protagonisti siano gli imperialisti ovvero i popoli oppressi, ma nasce dalla contrarietà ed indisponibilità ad utilizzare lo strumento della guerra come risolutore delle controversie internazionali: è, al contempo, un giudizio etico-morale e politico che trova nell'art. 11 della Costituzione, la sua più completa ed appropriata formulazione». Il volume di Francesco Milanese costituisce una riflessione sul conflitto, sul modo in cui la nonviolenza può aiutarci a gestirlo e su come i diritti fondamentali della persona possano essere la chiave di interpretazione, di metodo e di obiettivo, per la progettazione e la realizzazione di una società più giusta.
Alla luce della grande pluralità di lingue e sistemi informatici presenti nel mondo il volume affronta il tema dell'evoluzione del linguaggio nella comunicazione bibliografica e illustra le tendenze più attuali della complessa struttura del sistema informativo-catalografico. Un mutamento che sta avvenendo in ambito globale (oggi è infatti possibile accedere, senza barriere geografiche e temporali, sia all'archivio collettivo dei dati locali che a quello, ad esempio, della National Library of Australia di Canberra o della Library of Congress di Washington) e sta coinvolgendo tutta la comunicazione bibliografica. In questo ampio scenario, che vede correlati ed integrati gli archivi reali ed i metarchivi virtuali, emerge l'aspetto pluralistico della comunicazione bibliografica, sia sul piano formale che su quello, assai più rilevante, delle lingue usate. Nel contesto globale, ma sempre più interoperativo, tutti i Paesi saranno coinvolti nella partecipazione comune per il superamento delle barriere linguistiche dell'informazione.