È stato un portiere d’eccezione, uno di quelli che faceva la differenza. Poi, nel 2001, una tragedia assurda ha oscurato la vita di Giovanni Galli: il figlio Niccolò, diciassettenne speranza del calcio, muore in un incidente stradale. Di fronte a quel dolore indicibile Giovanni e la sua famiglia trovano la forza di reagire e restare uniti: insieme ad alcuni amici del figlio scomparso creano la Fondazione Niccolò Galli, che da diversi anni sostiene anche economicamente i ragazzi la cui vita è stata segnata da un incidente.
Questo libro è il racconto appassionante di un’esistenza vissuta senza mai risparmiarsi: gli esordi nel calcio, i trionfi, i grandi tornei internazionali; e poi la politica, il volontariato, l’impegno in Africa. Con la sua esperienza Giovanni Galli lancia a tutti un messaggio di forza e speranza: non fermarsi mai, ricominciare ogni giorno come al fischio d’inizio di una nuova partita. Che si può vincere.
Un libro appassionante, che fa da sfondo a una vita vissuta sempre al massimo, nel bene e nel male. — Il Tempo
Dal trionfo negli stadi al rigore impossibile da parare: la perdita di un figlio. Ma per un campione la partita non finisce mai.
Salgari è stato uno degli autori di maggior successo tra Otto e Novecento, eppure sulla sua vicenda rimangono molte zone d'ombra, incastonate tra i luoghi comuni e lo stereotipo del genio sregolato. Questa biografia - condotta su materiale di prima mano e accompagnata da una bibliografia definitiva - ne ricostruisce in modo preciso la vicenda umana e professionale, sgombrando finalmente il campo da miti consolidati. Non raccoglieva nei porti notizie per le proprie avventure: lettore accanito, lavorava soprattutto in biblioteca. Non è stato sfruttato ingenuamente: era consapevole - anzi, insoddisfatto! del proprio successo. Grazie al lavoro di Bonomi e Gallo possiamo rivivere la sua formazione; scoprirne l'iniziazione e l'arduo percorso tra giornalismo, teatro e narrativa; comprenderne i rapporti con gli editori, le discussioni, le polemiche e infine la grande affermazione; inquadrarne criticamente la figura, tra Scapigliatura e Positivismo.