Conflittuale e costruttiva, negativa e affermativa, distruttiva e ordinativa, critica e dogmatica, razionale e mitica: è vero che l'ideologia è un modo errato, parziale e soggettivo, di pensare la politica? È vero che le ideologie oggi sono morte? La risposta è un doppio no. Le ideologie sono il modo attraverso il quale si presenta il pensiero politico nell'età moderna: sono risposte alle crisi, e a loro volta vettori di crisi. Oggi le ideologie restano, ma trasfigurate: affermazioni polemiche e identitarie, da una parte sono limitate a gruppi ristretti, mentre dall'altra diventano raccoglitori di scontento, come sovranismi e populismi. E anche i nuovi conflitti geopolitici che lacerano il mondo si esprimono attraverso lo scontro ideologico fra democrazie e autocrazie. Nella loro pluralità le nuove ideologie dimostrano l'ineluttabilità della politica: in esse si esprime la coazione occidentale a pensare che l'ordine politico può essere il risultato di un'azione liberatoria, con cui ci appropriamo del nostro destino.
Le ambiguità di un pensiero forte. Filosofo, economista, profeta dell'ultima eresia teologico-politica dell'Occidente: l'opinione mondiale si divide fra quanti lo considerano eroe e salvatore del proletariato e quanti vedono in lui il demone simbolo di ogni male. Marx è stato a lungo oggetto di interpretazioni e sentimenti disparati, fino a diventare un'icona resa neutra dalla storia, ritratta nel granitico monumento davanti alla Piazza Rossa di Mosca e posta di fianco a Oliver Hardy sulla copertina di "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles. A due secoli dalla nascita, una lucida riflessione sull'incompiutezza del suo pensiero forte, sulle cause del suo successo, sulle sue contraddizioni, sconfitte, ambigue vittorie.