Dopo anni trascorsi in terra straniera, Almustafa - profeta di saggezza - sente che è giunto il momento di tornare all'isola nativa. In procinto di salpare, affida al popolo di Orfalese un prezioso messaggio sui grandi temi della vita: felicità e destino, gioia e dolore, amore e odio, fiducia e tradimento, passato e presente, libertà e conoscenza. Pubblicato a New York nel 1923, Il Profeta fu accolto con grande favore di pubblico soprattutto dai giovani. A distanza di anni il fascino del racconto è rimasto immutato: il libro continua a essere ripubblicato in tutto il mondo e il suo insegnamento, semplice e tuttavia profondo, riesce a raggiungere i bambini. Nella versione semplificata offerta da Anna Peiretti la fiaba non perde nulla della sua freschezza. Un magico scrigno impreziosito dalle illustrazioni di Alessandro Sanna. Un libro per la lettura condivisa: genitori e figli, insegnanti e allievi, adulti e bambini. Età di lettura: da 9 anni.
La felicità non è una chimera irraggiungibile: è una conquista dell'essere, che si raggiunge attraverso un "risveglio spirituale" capace di fondere gli infiniti "frammenti di senso" in un'unica sorprendente visione, proprio come accade nella percezione dei vetrini colorati di un caleidoscopio. I brani di questo percorso antologico - che contiene molti inediti - rappresentano le note migliori dello spartito gibraniano e suggeriscono una melodia a cui ogni lettore potrà ispirarsi per creare la propria musica del cuore, una sinfonia di pace e di felicità da reinventare giorno per giorno.
L'infinita nostalgia del Cielo che risiede nel cuore di ogni uomo è al centro di questa perla della letteratura dell'autore de Il Profeta. Nella casa di Betania, con la madre e le sorelle Marta e Maria, Lazzaro vive un profondo rammarico per essere stato richiamato in vita da Gesù e confida la nostalgia per l'amata che ha conosciuto quando è morto: «Eravamo nello spazio, la mia amata ed io, ed eravamo lo spazio tutto. Eravamo nella luce ed eravamo tutta la luce». Il distacco forzato da quella felicità pura gli crea un senso di insoddisfazione e una insensata fatica a vivere la realtà quotidiana. In questo classico del Novecento, Gibran prende spunto da una pagina evangelica per rivestirla della sua poesia, facendo emergere uno dei suoi pensieri: che la morte è un aspetto del cuore della vita, una pulsazione, un nome, un appello. La vita sta alla morte come un fiume al mare.
Fin dagli albori del tempo, l'uomo e la donna sono stati tormentati da una "fame" acuta e inestinguibile. Questa lucida intuizione dell'inquietudine umana è stata il leit motiv di tutta la partitura poetico-narrativa del grande Gibran. Per l'autore de "l Profeta", la "fame" ancestrale di ogni individuo trova spiegazione nella relazione fra Dio e l'uomo: l'umanità non può capire l'opera del Creatore dall'inizio alla fine, ma neppure cancellare l'attesa di conoscere il "senso" di tutte le cose. La felicità, tuttavia, non è una chimera irraggiungibile: è una conquista dell'essere, che si raggiunge attraverso un "risveglio spirituale" capace di fondere gli infiniti "frammenti di senso" in un'unica sorprendente visione, proprio come accade nella percezione dei vetrini colorati di un caleidoscopio. I brani di questo percorso antologico - che contiene molti inediti - rappresentano le note migliori dello spartito gibraniano e suggeriscono una melodia a cui ogni lettore potrà ispirarsi per creare la propria musica del cuore, una sinfonia di pace e di felicità da reinventare giorno per giorno.