Non possiamo smettere di raccontare la realtà storica dei lager, le ideologie distorte che li hanno generati, le scelte dei singoli che hanno determinato per tanti la vita o la morte.
Questo libro raccoglie documenti, fotografie, testimonianze sulle relazioni tra oppressori e oppressi, la struttura e l'organizzazione dei lager, la grande rendita economica che generarono, insieme a tante storie di abiezione e di eroismo con una cronologia e un lessico essenziale.
L’Oriente racchiude in sé antichissime tradizioni apostoliche che rappresentano una componente essenziale della Chiesa ed esprimono una teologia diversa da quella elaborata in Occidente, soprattutto nel secondo millennio del cristianesimo.
La connotazione di «orientale» ed «occidentale» (o ‒ se si preferisce ‒ di «greca» e «latina») ha assunto anche una dimensione dogmatica solo con la separazione giuridico-canonica tra Roma e Costantinopoli, dapprima parziale e progressiva, poi totale e definitiva nel 1054.
Se in passato si parlava di Chiese e teologia orientale riferendosi quasi unicamente a quelle Chiese bizantine, slave, greco-ortodosse del Medio Oriente e russa, oggi si tende ad allargare la visione fino a includere tutte le Chiese dell’Oriente originario, comprese le antico-orientali, l’assira e la variegata gamma dei «Cristiani di San Tommaso» nel Sud-India, di tradizione siriaca.
Questo volume propone un panorama descrittivo e una classificazione alfabetica delle Chiese orientali e si sofferma sulla teologia – con un approfondimento sulla teologia trinitaria e la questione del Filioque – l’ecclesiologia, la mariologia, la liturgia, la sacramentaria e le icone.
Fino a qualche decennio fa l'ecumenismo era considerato nel nostro Paese un tema importante, ma lontano dalla vita quotidiana della maggioranza degli italiani. Si sapeva solo di un piccolo gruppo di valdesi confinato nelle valli di Pinerolo e di alcune minuscole e combattive "sette" protestanti. Oggi, con la presenza di circa tre milioni di cristiani non cattolici appartenenti a diverse comunità confessionali, l'ecumenismo è diventato anche in Italia un argomento centrale che solleva molte domande. Chi sono gli ortodossi, i copti, gli armeni, i siriaci, e in che cosa assomigliano e si differenziano dai cattolici? Chi sono gli evangelici, i riformati, gli anglicani, i battisti e i pentecostali? Quali sono state le cause delle divisioni e separazioni tra le Chiese? E, infine, la domanda più concreta: nella realtà quotidiana, che cosa può fare ognuno di noi per coltivare il dialogo ecumenico?
La famiglia è sempre stata considerata un caposaldo della fede e della religione cristiana. Gli apostoli con le raccomandazioni contenute nelle loro lettere e Gesù stesso con l'esempio della sua vita a Nazaret sono la più chiara e forte dimostrazione dell'importanza vitale della famiglia per la pratica e la trasmissione della fede. Partendo dalla Bibbia, nella prima parte, questo libro offre indicazioni pratiche sul come vivere la fede insieme in famiglia sia nelle grandi occasioni che nelle specifiche situazioni quotidiane: in casa, in chiesa e nella società. Nella seconda parte presenta esempi vissuti di famiglie sante.
Chi sono i musulmani? In che cosa credono? Quali sono le loro pratiche religiose e le loro norme morali? In che modo si interpretano dal punto di vista religioso e in relazione alla società? Facendo tesoro di una lunga permanenza in Israele e in Libano, l'autore racconta l'islam "oltre i luoghi comuni" e ricorda che i musulmani si sentono legati a una immensa comunità, la ùmmah, fondata sul libro del Corano e sulla Sahdah, la professione di fede che contiene gli elementi essenziali della religione. Ciò non significa che i musulmani si sentano uguali fra loro in tutto e per tutto, o che siano veramente una comunità compatta e uniforme. Accanto a inevitabili differenze etniche, culturali, sociali, linguistiche, politiche ed economiche proprie di una comunità religiosa diffusa in tutto il mondo, esistono modi di interpretare e vivere l'islam che costituiscono motivi di differenza e di divisione.
Non è facile come sembra, nella Chiesa, essere laici, e non perché il concetto di laicità sia stato «rubato» da coloro che si dicono «laici» invece che estranei alla comunità dei fedeli, ma perché il sostantivo «laico» indica, di fatto, un residuato, un credente incompleto, che prega su un gradino più in basso rispetto al chierico e al religioso. La «vocazione» sembra ancora a molti una chiamata riservata a una minoranza privilegiata di battezzati, a coloro che hanno un sacramento o qualche «voto» in più. Il cristiano che non diventa presbitero o frate o suora sembra «rimanere» laico, un «semplice fedele», quasi sempre non consapevole del dono della laicità, come se fosse un cristiano di serie B.
Questo volume vuole riportare il laico al centro della Chiesa e del mondo, come insegnano la Lumen Gentium e la Gaudium et Spes; aiutarlo a scoprire se stesso, individuando la sua particolare vocazione laicale che esiste e vale come le altre vocazioni cristiane, ma è un po’ nascosta dalle tonache e dai veli dei consacrati.Vorrebbe indicare, insomma, «come si diventa laici» nella pienezza della laicità cristiana e suggerire la consapevolezza del proprio stato e l’itinerario per raggiungerla, perché il cristiano laico possa vivere con gioia la propria condizione nella Chiesa.
Destinatari
Cristiani che vogliono vivere la loro fede nel mondo, nella vera e autentica “vocazione laicale”.
Autore
Pier Giorgio Liverani, veronese, laurea in giurisprudenza, giornalista e scrittore. È stato direttore di «Avvenire», di cui è attualmente opinionista. È direttore responsabile del mensile «Sì alla vita» del Movimento per la Vita Italiano e dei «Quaderni di Scienza & Vita» e membro del direttivo del Centro di Orientamento Pastorale e della Redazione di «Orientamenti pastorali». Collabora a varie riviste cattoliche. È membro del Consiglio Nazionale degli Utenti presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Tra i suoi libri: Aborto anno uno, Dizionario dell’antilingua, La società multicaotica con il Dizionario dell’Antilingua (tutti con l’Editrice Ares); Essere o non essere telegenitori? (Dehoniane) e Tutti i giorni della vita eterna (Edizioni San Paolo, 2010).
Il volume presenta barzellette e brevi storie umoristiche – con particolare attenzione al mondo religioso ed ecclesiastico – raccolte per tematiche disposte in ordine alfabetico. Questa pratica struttura consente la ricerca delle barzellette per occasioni opportune. Si spazia da «Adamo ed Eva» a «diavolo», da «creazione» a «matrimonio», da «professioni» a «santi» e «soldi», per citare solo alcuni dei temi affrontati. Il volume è idealmente il seguito del precedente Per ridere sul serio (2008).
Punti forti
Il testo, dietro la battuta divertente, cerca anche di comunicare – senza fare del moralismo – alcuni insegnamenti utili per la vita attraverso una pratica struttura alfabetica.
Destinatari
Ragazzi e adolescenti.
Autore
Pier Giorgio Gianazza (Cerro Maggiore MI 1945), seguendo una precocissima vocazione missionaria, a soli sedici anni è partito per il Medio Oriente, dove nel 1973 è stato ordinato sacerdote. Appartiene alla congregazione salesiana di don Bosco. Conseguita la laurea in filosofia e la licenza in teologia, insegna soprattutto all’Istituto teologico di Cremi "San Gerusalemme", all’università di Betlemme e al Centro superiore di studi filosofico-teologici di Harissa (Libano). Le sue ricerche riguardano specialmente l’Oriente cristiano, l’islamismo e l’ebraismo. Dal 1961 vive in Medio Oriente. All’umorismo ha dedicato tre volumi: "Quando ridono gli angeli" (2000), "Risate in sacristia" (2003) e "Per ridere sul serio. Barzellette dalla A alla Z", quest’ultimo edito da Paoline nel 2008.
Tutti i giorni della vita eterna
di Pier Giorgio Liverani.
La vita eterna è generalmente concepita come qualcosa di assolutamente inconoscibile e, in ogni caso, lontana in tutti i sensi dalla nostra vita quotidiana. Così pensata, la nostra “eternità” ci si presenta con l’aspetto misterioso e quindi un po’ pauroso del non conosciuto. In realtà ,e a parte la considerazione pacifica che la nostra eternità s’inizia già con il concepimento, una vita cristiana consapevolmente vissuta rende possibile sperimentare già “quaggiù” alcuni momenti di vita eterna. Preghiera, parola di Dio, Eucaristia ci mostrano la realtà dell’estrema e sperimentabile vicinanza di Dio. L’’Imm n’ El, il Dio con Noi (o, letteralmente, “Con noi Dio”) è una realtà di tutti i giorni della nostra attuale eternità.
destinatari
Un utile sussidio di meditazione per persone cristianamente impegnate.
autore
Pier Giorgio Liverani, veronese, laurea in giurisprudenza, giornalista e scrittore. È stato direttore di «Avvenire», di cui è attualmente opinionista. È direttore responsabile del mensile «Sì alla vita» del Movimento per la Vita Italiano e dei «Quaderni di Scienza & Vita» e membro del direttivo del Centro di Orientamento Pastorale e della Redazione di «Orientamenti pastorali». Collabora a varie riviste cattoliche. È membro del Consiglio Nazionale degli Utenti presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.Tra i suoi libri: Aborto anno uno, Dizionario dell’antilingua, La società multicaotica con il Dizionario dell’Antilingua, tutti con l’Editrice Ares; Essere o non essere telegenitori?, Dehoniane.
Il volume presenta barzellette e brevi storie umoristiche - con particolare attenzione al mondo religioso ed ecclesiastico - raccolte per tematiche disposte in ordine alfabetico. Questa pratica struttura consente la ricerca delle barzellette per occasioni opportune. Si spazia da "Adamo ed Eva" a "cardinali", da "famiglia" a "monache e suore", da "parroci" a "virtù" e "vizi", per citare solo alcuni dei temi affrontati.In alcuni casi, si tratta di "barzellette vere, non inventate", come precisa l'Autore, cioè scaturite da situazioni bizzarre, domande curiose, risposte argute, "catturate" direttamente dalla vita reale che, come si sa, a volte è più fantasiosa di qualsiasi barzellettiere.
Non pochi oggi pensano che l'idea di un uomo-fai-da-te possa sostituire quella dell'immagine e somiglianza di Dio. Lo provano non solo la legittimazione dell'aborto e dell'eutanasia e, nella medesima logica di disponibilità della persona, della fecondazione artificiale senza limiti e della clonazione terapeutica o riproduttiva, ma anche la dichiarata ideologizzazione del pluralismo etico come valore in sé e l'enfasi data a una scienza sganciata da qualsiasi limite morale. A tale concezione dell'uomo danno un contributo decisivo sia l'Antilingua sia il caos dell'etica autoreferenziale: la «caotica». L'Antilingua, che usa parole «dette per non dire ciò che si ha paura di dire», corrompe e falsifica la comunicazione mediatica, favorendo la progressiva caduta dei valori sui quali ancora si fonda la civiltà dell'Occidente, e non soltanto dell'Occidente. E' evidente il tentativo di sfruttare la ricchezza della nuova composizione multietnica, multiculturale e multireligiosa della società per ridurla anche a multietica e, come conseguenza, «multicaotica».
Pier Giorgio Liverani documenta con stile giornalistico il caos verso cui sembra tendere la società postmoderna e il rischio della perdita di ogni orizzonte di fine. E' per questo che alla realizzazione del progetto culturale cristianamente ispirato è preliminare e necessaria la conoscenza delle insidie della nuova antropologia in cui l'uomo si situa come creatore e signore di sé stesso.