Un «uomo che ha visto anticipatamente la storia»: così papa Francesco ha definito Paolo VI. Giovanni Battista Montini è stato un uomo del suo tempo, che si è confrontato e scontrato con le questioni della modernità europea e occidentale. Ma la crisi della Chiesa alla fine degli anni Sessanta aprì una fase nuova della sua vita. Dopo essersi lungamente impegnato nel governo della Chiesa, riformandone i retaggi temporalisti e anacronistici, Montini ha dovuto affrontare uno sconvolgimento dell'orizzonte storico che ha reso impossibile una gestione dall'«alto» e dal «centro» dell'istituzione ecclesiastica, come spiega Andrea Riccardi. Questo volume mette a fuoco l'attualità dell'«ultimo» Paolo VI, che si aprì al mondo nuovo della globalizzazione attraverso un confronto sempre più ampio con le grandi questioni della pace (ne parla in questo libro il cardinale Parolin); le realtà dell'America Latina, dell'Africa e della Cina; i nuovi rapporti tra Nord e Sud; la situazione nei paesi comunisti dell'Europa Orientale. Nell'impossibilità di definire un modello unico di Chiesa all'interno di un cambiamento sempre più imprevedibile, Paolo VI si è affidato soprattutto a due bussole: il primato del Vangelo e il «sacramento del povero», che - attraverso l' Evangelii Nuntiandi - hanno orientato anche il rinnovamento della Chiesa latino-americana e la «teologia del popolo» argentina cui si è ispirato papa Francesco.
L'11 aprile 1963, davanti alle telecamere di tutto il mondo, Giovanni XXIII firmò la "Pacem in terris". A quarant'anni di distanza, Giovanni Paolo II ha riproposto con forza questa enciclica all'attenzione del mondo, suscitando sorpresa e un intenso dibattito, assumendo una posizione molto netta contro la guerra in Iraq. Come dimostrano i saggi raccolti in questo volume da Agostino Giovagnoli - docente di storia contemporanea all'Università Cattolica di Milano -, l'enciclica di Giovanni XXIII ha infatti ancora molto da insegnare. Tra gli autori di cui sono proposti gli interventi: Alfredo Canavero, Guido Formigoni, Andrea Riccardi, Giorgio Rumi, Luciano Tosi.