Un'originale, appassionante rilettura della figura di Mosè a partire dai testi biblici e dai midrashim della tradizione orale ebraica, con attenzione ad alcune interpretazioni moderne sia di Mosè (a partire da quella di Freud), sia del Decalogo (oggi molto commentato anche fuori dai circoli religiosi), ma anche della terra promessa a Israele. Il bastone di Mosè è il simbolo del potere politico del carisma spirituale, un simbolo arrivato fino ai nostri tempi.
Le montagne di Mosè (Horeb, Sinai e Nebo), l'ira di Dio, il turbante di Aronne, il pozzo di Miriam: i protagonisti del popolo che attraversa il deserto e sullo sfondo il grande tema del monoteismo e dei suoi insospettabili significati politici.
Dopo il successo di Le tende di Abramo, esplorazione delle parentele tra le tre grandi religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islam) accomunate dallo stesso padre, uno dei maggiori esperti italiani di ebraismo dipinge con efficacia e intensità una figura di leader che ancora oggi appassiona.
Anche nel Corano ci sono i Dieci comandamenti. Quali altri aspetti accomunano le tre grandi religioni? ebraismo, cristianesimo, islam? che hanno Abramo come padre ma che vivono la minaccia della "guerra di civiltà"? Come va interpretata questa eredità comune? Come ritrovare la speranza di una convivenza possibile? L'Autore, tra i maggiori studiosi italiani di ebraismo, affronta in questo libro, accessibile a un pubblico ampio, in sessanta brevi capitoli una delle grandi questioni del nostro tempo. Lo fa con stile brillante e con sguardo competente, acuto, libero, che conosce la dura realtà dei conflitti in atto e cerca di trovare risposte rigorose e cariche di fiducia nel patrimonio spirituale e culturale più autentico delle tre grandi religioni