Questo libro raccoglie le pagine più intense e significative della rubrica di posta che Alessandro Gnocchi tiene sul sito “Riscossa Cristiana”. “Fuori moda” è divenuto ormai un appuntamento fisso per migliaia di lettori, conquistati dalla franchezza e dall’intelligente coerenza con cui vengono affrontati i temi che travagliano la Chiesa e il mondo in quest’epoca che lascia intravedere imprevedibili cambiamenti. Dal deragliamento dottrinale pilotato ai piani più alti della gerarchia ecclesiale fino alle follie del mondo d’oggi, tutto è vagliato al lume della fede e della ragione mostrando ciò che ormai tanti cattolici hanno compreso: che la soluzione parte dalla riappropriazione di tutto quello che nella dottrina, nella morale e nel costume è stato distrutto per fare posto alle nuove idee e alle nuove tendenze. Se si vogliono salvare l’anima e il cervello, bisogna cominciare a rimettersi addosso principi, pensieri e comportamenti che non usano più. “Fuori moda”, insomma.
Cattolici che discettano sull'azione salvifica della raccolta differenziata, che scambiano gli articoli della costituzione per i nuovi comandamenti, che sopportano qualsiasi ingerenza ma non tollerano gli insegnamenti della Chiesa, che smantellano la liturgia in nome della creatività, che gettano a mare la loro storia per abbracciare le patacche alla moda... La Babele che un tempo sembrava fantascienza oggi è cronaca quotidiana. Ce la narrano due autori che hanno fatto di questi temi il loro campo d'indagine con libri e inchieste che hanno fatto scalpore. Gnocchi & Palmaro ci mettono davanti a tutte le contraddizioni di un mondo cattolico sceso a patti con le sirene moderne ancora prima combattere. Ci raccontano la deriva grottesca di un mondo che, come al solito, è in ritardo di due o tre rivoluzioni e ora, invece di prendere atto della crisi della modernità e archiviarla definitivamente, intende portarle un improbabile soccorso. Un tentativo inutile, dannoso e destinato a fallire perché, come spiegano gli autori in alcune illuminanti pagine, alla radice del mondo moderno c'è la negazione del messaggio cristiano. È possibile uscire da questa nuova Babele? Gli autori propongono una loro modesta ricetta: che i cattolici tornino a essere cattolici. Chissà che non sia proprio ciò di cui ha bisogno il mondo moderno.
Chi sono “le vecchie zie”? Sono il simbolo di coloro che, con pazienza, intelligenza e fede, ricostruiranno il mosaico della Tradizione. Tassello per tassello, figura per figura, senza la necessità di troppa teoria e senza sentirsi in dovere di giudicare i compagni di strada. Rifacendosi al titolo di un celebre pamphlet di Leo Longanesi, Gnocchi&Palmaro mostrano come saranno proprio loro, “le vecchie zie” a indicare quale sia la strada giusta per porre riparo ai disastri che il neomodernismo ha portato dentro la Chiesa cattolica. E, dicono i due autori, lo potranno fare per il semplice fatto che vivono di Tradizione, quindi hanno il privilegio di evitare di perdere tempo a parlarne. Con questo nuovo libro, che inaugura la collana “I libri del ritorno all’Ordine” da loro diretta per Fede & Cultura, Gnocchi&Palmaro susciteranno come sempre scompiglio e più di una reazione scomposta in campo progressista. Ma questa volta sapranno essere urticanti anche nei confronti di certo tradizionalismo e certi tradizionalisti. Per fare veramente “ritorno all’Ordine”, bisogna prima avere il coraggio e la lucidità di fare chiarezza anche nel proprio campo.
Cattolici che discettano sull’azione salvifica della raccolta differenziata, che scambiano gli articoli della costituzione per i nuovi comandamenti, che sopportano qualsiasi ingerenza ma non tollerano gli insegnamenti della Chiesa, che smantellano la liturgia in nome della creatività, che gettano a mare la loro storia per abbracciare le patacche alla moda... La Babele che un tempo sembrava fantascienza oggi è cronaca quotidiana. Ce la narrano due autori che hanno fatto di questi temi il loro campo d’indagine con libri e inchieste che hanno fatto scalpore. Gnocchi & Palmaro ci mettono davanti a tutte le contraddizioni di un mondo cattolico sceso a patti con le sirene moderne ancora prima combattere. Ci raccontano la deriva grottesca di un mondo che, come al solito, è in ritardo di due o tre rivoluzioni e ora, invece di prendere atto della crisi della modernità e archiviarla definitivamente, intende portarle un improbabile soccorso. Un tentativo inutile, dannoso e destinato a fallire perché, come spiegano gli autori in alcune illuminanti pagine, alla radice del mondo moderno c’è la negazione del messaggio cristiano. E’ possibile uscire da questa nuova Babele? Gli autori propongono una loro modesta ricetta: che i cattolici tornino a essere cattolici. Chissà che non sia proprio ciò di cui ha bisogno il mondo moderno.
Gli Autori
Per Fede & Cultura, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro hanno già scritto La Messa non è finita (2008). Tra le loro opere più conosciute: Catholic Pride; Contro il logorio del laicismo moderno; Io speriamo che resto cattolico; Il pianeta delle scimmie; Cattivi maestri; Giovannino Guareschi. C’era una volta il padre di Peppone e don Camillo; Rapporto sulla Tradizione; Tradizione: il vero volto.
Alessandro Gnocchi si occupa delle tematiche religiose nella letteratura moderna e contemporanea. È considerato il maggior studioso di Giovannino Guareschi, al quale ha dedicato una decina di saggi. Scrive anche di attualità religiosa: per Fede & Cultura ha pubblicato il romanzo Liberaci dal male (2006) e il saggio L’Ave Maria di don Camillo (2006). È editorialista del quotidiano “Il Giornale”, collabora con “Il Timone”. Conduce su Radio Maria la trasmissione “Uomini e letteratura, incontri alla luce del Vangelo”.
Mario Palmaro, laureato in Giurisprudenza, filosofo del diritto, è docente presso la Facoltà di Bioetica dell’Università Pontificia Regina Apostolorum di Roma e presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Europea di Roma. È presidente nazionale del Comitato Verità e Vita. Giornalista pubblicista, è una delle firme della rivista “Il Timone” ed è editorialista de “Il Giornale” e de “Il Cittadino di Monza”. Dai microfoni di Radio Maria conduce da anni la rubrica “Incontri con la Bioetica”.