Da sempre la politica della Chiesa cattolica di fronte all'ascesa dei nazisti e al loro distruttivo dominio è un tema controverso. Pio XII è stato bollato come "il Papa di Hitler", considerato da alcuni storici come un antisemita connivente, che si rifiutò di condannare il nazismo in modo esplicito e mai esortò i cattolici a opporvisi. La riapertura degli archivi vaticani e la possibilità di visionare le carte relative alle attività interne della Santa Sede offrono nuovi strumenti di analisi. Peter Godman, studioso "a-cattolico", ha analizzato quelle carte e scoperto nella Chiesa romana di quell'epoca un'istituzione "a più voci", tutt'altro che monolitica, in cui il legalismo ebbe la meglio sul senso morale della tragedia che si andava consumando.