Un libretto di citazioni: le letture preferite del Che. Avventurosamente ritrovato, il materiale di questo volume fa parte dei taccuini sui quali Ernesto Che Guevara veniva annotando i passi più significativi delle sue letture. Le parole di Rosa Luxemburg, Lenin, Trockij, Stalin, Mao Zedong, Lukàcs, Hegel, Engels, Castro si rincorrono tra loro. Ma vi è anche la trascrizione di tre bellissime poesie di Ruben Dario. Compilate con la pazienza e la disciplina di uno studioso severo - un'attitudine che si avverte nella stessa grafia, nell'ordine dei paragrafi, nella precisione dei riferimenti bibliografici - queste note di lettura del Che sono accompagnate dalle fotografie dei quaderni, dei documenti, dei reperti. "Prima di morire" non è solo uno straordinario inedito, è anche la testimonianza di una passione intellettuale e di una coscienza politica che volentieri si intrecciano a fantasia e poesia.
Dicembre 1951. Due giovani studenti di medicina argentini, Ernesto Guevara de la Serna e Alberto Granado, partono in sella a una sgangherata motocicletta, pomposamente battezzata "Poderosa", per attraversare l'America Latina. In quei sette mesi di avventure e incontri, destinati a forgiarli per sempre, toccheranno mille luoghi, dalle rovine di Machu Picchu al lebbrosario di San Pablo. Durante il viaggio Ernesto raccoglie appunti e, una volta rientrato, li riordina in un diario che è ormai un mito, l'opera più celebre del Che, un libro di culto letto e amato da almeno tre generazioni. Queste pagine svelano lo sguardo fresco ma già critico e intelligente dell'uomo destinato a diventare, di lì a poco, il comandante Che Guevara; contengono i mille volti dell'America, la miseria degli Indios e la folgorante bellezza del paesaggio; raccontano il desiderio di conoscere, esplorare, capire, emozionarsi come solo a vent'anni si può, mentre la moto perde pezzi per strada e due ragazzi si trasformano in uomini. Come scrisse Guevara riflettendo su quell'esperienza, "quel vagare senza meta per la nostra 'Maiuscola America' mi ha cambiato più di quanto credessi". Prefazione di Aleida Guevara March.
Per la prima volta, si presentano in un unico volume le idee e il pensiero di Che Guevara sull'America Latina, con l'ausilio di molti scritti inediti e di facsimile dei testi originali. Attraverso poesie, appunti di viaggio, lettere private, discorsi pubblici, saggi, articoli, quest'antologia degli scritti del Che ricostruisce il suo intenso rapporto con l'America, basato su un profondo desiderio di affrancamento dalla tirannia. Questa aspirazione lo ha reso una delle figure leggendarie del Novecento e uno dei più importanti teorici del marxismo. Dai suoi scritti non emergono solamente l'utopia o il sogno, ma la complessità della situazione economica, politica e sociale che, per secoli, ha afflitto il suo continente. E, da questa attenta conoscenza, si fa strada la necessità di un risveglio delle coscienze e di un riscatto.
L'immagine più nota e anche più superficiale di Che Guevara è quella dell'eroico guerrigliero che ha combattuto contro l'imperialismo. In questa rappresentazione, però, si trascura spesso il rapporto viscerale che egli ebbe con la Rivoluzione cubana e lo spessore politico e intellettuale della sua ricerca teorica. "Leggere Che Guevara" ripercorre, attraverso le parole stesse del Che, le vicende della guerriglia fino al suo esito vittorioso, i primi anni al governo e l'intensa azione diplomatica per stabilire una solidarietà fra tutti i popoli sfruttati del Terzo mondo. Queste pagine mettono in luce i contributi del Che alla teoria marxista, il suo incessante lavoro per risolvere i problemi economici di un paese ancora poco sviluppato e avversato dal colosso nordamericano, la strenua difesa degli interessi di tutti i popoli asiatici, africani e latinoamericani. Il volume è diviso in quatto sezioni: la guerra di Rivoluzione cubana ( 1956-1958); gli anni al governo dell'isola (1959-1965), le opinioni del Che sulle più importanti questioni internazionali dell'epoca e una selezione di lettere, tra cui i famosi messaggi d'addio a Fidel e alla famiglia.
L'opera presenta in un unico volume le idee e il pensiero di Che Guevara sull'America Latina, con l'ausilio di scritti inediti e di facsimile dei testi originali. Attraverso poesie, appunti di viaggio, lettere private, discorsi pubblici, saggi, articoli, questa antologia degli scritti del Che ricostruisce il suo intenso rapporto con l'America Latina, basato su un profondo desiderio di affrancamento dalla tirannia. Questa aspirazione lo ha reso una delle figure leggendarie del Novecento e uno dei più importanti teorici del marxismo. Dai suoi scritti non emergono solamente l'utopia o il sogno, ma la complessità della situazione economica, politica e sociale che, per secoli, ha afflitto il suo continente.
"Il Che considerava la sua morte come naturale e probabile nel corso del processo rivoluzionario, e non mancò mai di sottolineare, specialmente nei suoi ultimi scritti, che questa eventualità non avrebbe impedito la marcia inevitabile della rivoluzione nell'America Latina. Nel diario del Che possiamo constatare quanto reali fossero le sue possibilità di successo e quanto straordinario il potere catalizzatore della guerriglia, da lui puntualizzati nei suoi appunti." Fidel Castro (dalla Prefazione). Edizione speciale per i cinquant'anni di Giangiacomo Feltrinelli Editore.
"Comprendere le ragioni per le quali il Che - soprattutto fra i giovani - è divenuto un mito, è semplice. In un mondo utilitaristico come l'attuale, le scelte di chi pone in gioco se stesso per un ideale di giustizia meritano rispetto. E non stupisce che, negli animi più generosi, questo possa aver suscitato entusiasmo, ammirazione, spirito di emulazione." Giuseppe Mattazzi, dalla cui prefazione è stata tratta la frase precedente, ha raccolto in questo "Breviario" affermazioni e massime del "Che", raggruppandole per temi e citando le fonti da cui sono state tratte.
Che Guevara ripercorre gli intensi momenti della rivoluzione cubana, dallo sbarco sulle coste dell'isola nel dicembre del 1956 fino alla vittoria finale del gennaio 1959. In questo libro, per la prima volta pubblicato nella versione integrale e autorizzata dalla famiglia Guevara, il rivoluzionario argentino, con il suo stile asciutto e diretto, presenta una cronaca puntuale ed emozionante della guerriglia, descrivendo in modo vivido le fatiche della vita sulle montagne, la difficoltà di organizzare un esercito disciplinato ed efficiente, gli imprevisti, le decisioni difficili e gli errori. E soprattutto esalta le qualità umane e l'eroismo dei combattenti, le battaglie e le molte vittorie che permisero all'Esercito ribelle di entrare nella storia. La prima parte del volume contiene la versione originali dei "Passaggi della guerra rivoluzionaria" pubblicati nel 1963 con il consenso e la revisione del Che; la seconda riunisce ulteriori scritti usciti successivamente.
Il 7 novembre 1966 Ernesto Guevara giunge nella Sierra andina, in Bolivia, e alla testa di un gruppo di quaranta uomini inizia un'ambiziosa operazione: creare nuclei di guerriglia in tutto il Sudamerica che dovrebbero indurre i contadini a ribellarsi. Da quel giorno, per undici mesi, fino al 7 ottobre 1967 (due giorni prima della morte), tiene un diario che, ritrovato nel suo zaino e pubblicato nel 1968, ha contribuito alla nascita del mito del Che, e resta un importante documento, non solo per la cruda registrazione della vita del guerrigliero, dei suoi sogni e della sua disillusione. Rivivono infatti in queste pagine il coraggio, la determinazione, la coerenza di chi sa battersi per una causa giusta. O forse per un'utopia necessaria.
Come tanti, anche Ernesto Che Guevara teneva un diario su cui annotava quello che di più significativo avesse letto. Riflessioni sul modo di produzione capitalistico e precapitalistico, sull'imperialismo e lo schiavismo, sul materialismo e il socialismo, il comunismo e la rivoluzione proletaria o dei paesi sottosviluppati, e così via. Vi trascriveva passi, tra gli altri, di Rosa Luxemburg, Lenin, Trotskij, Stalin, Mao Zedong, Lukacs, Hegel, Engels, Castro. Nel volume anche due poesie inedite.