Questi saggi sono «apocalittici» in quanto rivelano uno stesso processo, un’unica direzione, un unico senso evolutivo dentro tutte le crisi che abbiamo attraversato lungo il XX secolo e che continuano a rendere la nostra esistenza molto fluida e incerta: la crisi delle identità individuali, nazionali e religiose; la crisi della politica e dei partiti; la crisi esistenziale e morale; la crisi del corpo e i suoi ritmi; la crisi della cultura e della comunicazione di massa; la crisi della Chiesa e della famiglia; la crisi della scuola e dell’università.
Un’unica crisi di crescita si sta manifestando nello sfacelo del mondo artistico, culturale e della comunicazione di massa, nelle psicopatologie ormai endemiche come nelle paralisi e nelle degenerazioni del progetto democratico. È tempo di riconoscere in tutte queste crisi la faticosa emersione di un’unica e straordinaria opportunità di liberazione a ogni livello, e di uscire così definitivamente dalla fase depressiva del ciclo trasformativo.
Destinatari
Pubblico di cultura medio-alta, interessato agli aspetti antropologici, sociali e culturali delle trasformazioni in atto nella società attuale.
Autore
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, è sposato e ha tre figli. Dal 1985 al 1998 ha condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo con il pubblico di Radio-Rai, quali Dentro la sera, 3131, Sognando il giorno. Dal 1985 al 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Dal 1999 ha avviato, presso l’Università Salesiana di Roma, una ricerca sperimentale con gruppi di autotrasformazione, nell’orizzonte di una riconiugazione tra fede cristiana e modernità. Dal 2005 insegna presso il Claretianum, Istituto di Teologia della Vita Consacrata dell’Università Lateranense. Dal 2008 è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia di BelleArti e Lettere deiVirtuosi al Pantheon.Tra le sue pubblicazioni, in ambito poetico: Preparativi alla vita terrena (2002), Nella mia storia Dio (2005); in ambito teorico: L’Uomo Nascente (1997), La profezia dei poeti (2002). Con Paoline ha pubblicato, tra l’altro: Darsi pace (20052), La nuova umanità (2005), Per donarsi (2007, con cd), Yoga e preghiera cristiana (2009).
Ci sono segni che sommessamente, ma anche perentoriamente, ci indicano la direzione evolutiva di questo tempo e ci permettono di cogliere il senso vero degli anni che stiamo vivendo, in particolare il settennio 2020-2026. Tutto il piombo di questi anni difficili può essere trasformato in oro: nell'oro di un nuovo pensiero, nell'oro di una nuova interpretazione salvifica della storia, nell'oro di un Io umano finalmente conscio di essere uno spirito creatore, cioè eterno e immortale. Nel libro trova spazio anche il resoconto delle Feste della Nuova Umanità, che si sono tenute in molte città italiane secondo lo spirito espresso in queste pagine.
Il volume propone una nuova coniugazione tra ricerca spirituale e prassi politica. L'intera storia moderna viene riletta alla luce delle radici giudaico-cristiane e con l'obiettivo di rilanciare la potenza originaria della speranza messianica, cioè della speranza di un Regno di pace, di giustizia e di libertà. Il libro contiene la Carta della Nuova Umanità, un documento presentato il 25 marzo 2023 all'Università Pontificia Salesiana e che può essere sottoscritto da quanti avvertono i pericoli dell'attuale visione antropologica materialistica.
L'idea di una rigenerazione del tempo, strettamente legata a una rinascita individuale e collettiva, costituisce il fondamento della Svolta cui fa riferimento il titolo. Questi tempi, in cui tutti facciamo esperienza di un ciclo epocale giunto al suo compimento, portano con sé il movimento salvifico di una Svolta, cui l'essere umano è chiamato a corrispondere con una rivoluzione radicale dell'intero orientamento conoscitivo, emotivo e pratico dell'esistenza. Alla luce di queste convinzioni viene preso in considerazione il pensiero di alcuni autori che ne sono stati in un certo senso gli anticipatori, tra i quali Martin Heidegger, Paul Celan, Arthur Rimbaud.
L'avventura umana ricomincia da una rinnovata esperienza personale del miracolo della fede.
Marco Guzzi, filosofo, ci introduce nella complessità dell'umanità che è arrivata a un bivio epocale: o dissolversi o ricominciare a vivere, magari in modo diverso, la nostra vita. Il progresso tecnologico, la grande spinta dei diritti umani individuali e la crisi evidente verso il punto di non ritorno in cui dovremo cedere alla disumanizzazione oppure reinventare la vita. La speranza cristiana spinge a scegliere questa seconda via.
Il testo, scritto a quattro mani, ha come filo conduttore l'affermazione di papa Francesco: «Non siamo in un'epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d'epoca». Mentre la Chiesa è impegnata nel cammino sinodale, la nostra era si sta caratterizzando sempre di più come un momento di grande transizione. Emerge il desiderio di autenticità per vedere realizzati valori che, per troppo tempo, sono stati proclamati, ma non adeguatamente incarnati. Per realizzare questo percorso, gli Autori propongono un ritorno alle origini, a Cristo, nuova umanità, e l'apertura a una stagione di creatività culturale che sappia parlare a un ampio pubblico, per aggregare il popolo degli esclusi, sempre più numerosi.
Sempre più persone nei Paesi occidentali stanno raggiungendo un limite interiore di sofferenza che sembra minare le ragioni stesse della vita. Per donarci di più alla vita dobbiamo imparare a perdonarci di più. Esiste infatti un nesso profondissimo tra il blocco della nostra crescita umana e uno stato di colpa e di disintegrazione interiore che paralizza. La comprensione dell'essenza di questa colpa, e quindi del perdono che ce ne libera, occupa non solo tutte le pagine di questo libro, ma anche l'intero l'arco della nostra esistenza. Il cammino proposto è molto concreto: il lettore è invitato a riflettere, ma anche a svolgere precisi esercizi di autoconoscimento psicologico e meditazioni.
Nucleo centrale del volume è il concetto di rivoluzione come passaggio antropologico dall'Ordine dell'Ego all'Ordine del Giorno. L'Ordine dell'Ego è il sistema di questo mondo (e personale al tempo stesso) nel suo attuale stato di esaurimento; l'Ordine del Giorno è invece la nuova forma del mio io che si sta rivelando proprio attraverso la consumazione della mia configurazione ego-centrata, ed è al contempo il sistema di mondo che nasce proprio attraverso questo passaggio cruciale. In altri termini, significa che è in atto il passaggio (Pasqua) da questo mondo, dominato da una figura di uomo profondamente distorto e in via di disfacimento, al Regno di Dio, inaugurato da una nuova figura di umanità, che è il Cristo Gesù. Rivoluzione e Iniziazione risultano perciò movimenti intimamente legati.
Perché un poeta finisce col fondare gruppi di liberazione interiore? Perché un filosofo conduce per anni trasmissioni radiofoniche di dialogo con il pubblico? Come mai un uomo sposato, e padre di tre figli, diventa una guida spirituale? E perché poi si impegna nell'agone politico?
La vita di Marco Guzzi ci aiuta a comprendere gli straordinari sconvolgimenti storici e culturali che stiamo vivendo da almeno cinquant'anni.
Un'intera civiltà, infatti, si sta rigenerando, tutti i ruoli e tutte le identità si stanno riformulando. Perciò la ricerca spirituale, la creatività culturale e l'impegno politico tendono a correlarsi tra loro in modalità del tutto inedite.
E questo passaggio, per così faticoso, ci apre a una fase inaudita di bellezza: ogni vita, ogni storia, personale, nazionale o planetaria, può diventare un'opera d'arte.
Forse mai come in questi ultimi decenni l'umanità è stata chiamata a trasformazioni tanto radicali che sembrano dissolvere strutture mentali e concettuali millenarie. Questo turbine epocale sta in realtà predisponendo l'intera umanità a un vero e proprio salto evolutivo, a una sorta di rinascita. Ecco perché oggi più che mai è indispensabile elaborare un Dizionario della lingua inaudita, per dare un senso nuovo alle parole, sottraendole all'usura crescente e alla loro diffusissima mistificazione. Questa riformulazione non può che essere poetica, frammentaria, aforistica, in quanto il nuovo io, che sta iniziando a parlare in noi la sua lingua inaudita, non è ancora definito, ma cresce lentamente, si forma pensiero dopo pensiero. Il testo presenta più di 220 voci chiave del pensiero di Guzzi: da amore a benedizione, da cambiamento a discernimento, da fake news a globalizzazione, da meditazione a rivoluzione, da salvezza a vocazione.
Nel nostro tempo risulta sempre più difficile parlare di qualsiasi argomento in modo serio e convincente. Ogni tematica viene infatti disintegrata e falsificata in una miriade di opinioni sempre più labili e sempre meno fondate. La verifica concettuale di queste opinioni non è quasi mai richiesta, né tantomeno la loro verifica esistenziale. In realtà, l'elaborazione del pensiero del XXI secolo dovrebbe procedere come una sintesi tra teoria e pratica, tra idee e cammini di vita concreta, condivisa e visibile. Questa concezione di un pensiero chiamato a farsi vita è al cuore stesso della Rivelazione cristiana di un Verbo divino che si incarna, appunto, e si rivela. Il volume è articolato in tre parti: Fondamenti e pratiche (con quattro «stazioni» verso la gioia); Le conseguenze (nei diversi ambiti: della fede, della tecnica, economico-sociale ecc.); I presupposti poetici e spirituali (saggi su Hillesum, Jung, Gatto, Dickinson, Campana, Luzi, Heidegger).
Il libro raccoglie testi brevi che l’autore ha pubblicato su Facebook su temi tipici della sua riflessione: il cambiamento epocale imposto dalle sfide planetarie in atto; il senso di angoscia e disperazione dilaganti; la coesistenza paradossale di ciò che è estremamente buono e di ciò che è estremamente cattivo; l’aspirazione alla felicità, spesso frammentata
in mille rivoli inconsistenti; la predominanza del fattore economico sugli altri àmbiti della vita; l’insostenibilità di un «cristianesimo di massa» ridotto a consuetudine antropologico-culturale, a ritualità e a devozione.
I testi sono accompagnati, a mo’ di supporto e suggello, da citazioni di autori e pensatori celebri: da Pascal e Etty Hillesum, da Romano Guardini a Bonhoeffer, da Simone Weil a Martin Heidegger.
MARCO GUZZI, poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Docente al Claretianum dal 2005, dal 2008 è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Autore di numerosi volumi, con Paoline ha pubblicato, tra gli altri: Darsi pace (20167), Per donarsi (20112, con CD), Il cuore a nudo (20163), Imparare ad amare (2013), Parole per nascere (2014), L’Insurrezione (2015), Fede e Rivoluzione (2017).