La tesi presentata nel libro di M. Guzzi è che in questa fase caotica della storia del pianeta stia emergendo, pur a fatica, una nuova figura di umanità. Questa umanità nascente non sorge però dal nulla, ma porta a compimento e purifica tutte le traiettorie evolutive della modernità: dalla liberazione da ogni genere di schiavitù allo slancio conoscitivo e tecnologico, dal progetto democratico all'unificazione planetaria. Per purificarsi dalle proprie distorsioni distruttive lo spirito moderno è chiamato a riscoprire e a rianimare le radici spirituali ebraico-cristiane da cui sorse il suo progetto di una nuova umanità. D'altra parte, anche le tradizioni storiche del cristianesimo sono chiamate a profonde revisioni e purificazioni, che il concilio Vaticano II e i gesti profetici di Giovanni Paolo II hanno solo avviato.La nuova umanità emerge perciò da una riconiugazione profondamente innovativa tra tradizione cristiana e culture della modernità, rilanciando a tutti i livelli il loro più profondo anelito all'unità e alla pace.Ogni progetto politico che voglia corrispondere alle sfide del tempo dovrà perciò imparare a collocarsi a questo livello antropologico di riflessione, e dovrà inoltre incominciare a inserire le dimensioni personali e psicologiche della trasformazione entro una strategia planetaria di mutamento.
Come suggerisce il sottotitolo, questo volume si propone ai lettori come un percorso di auto-conoscenza e di trasformazione profonda, per trovare chiavi interpretative convincenti che possano illuminare e interpretare una insoddisfazione persistente, definita dall'autore: insostenibilità della vita. Un percorso che è al contempo interiore e storico-collettivo, personale e globale; un itinerario che si sviluppa su tre livelli: teorico-riflessivo, psicologico, spirituale. Il testo suggerisce, tra l'altro, alcune tecniche di rilassamento e di concentrazione, indicate come tappe necessarie per chiunque desideri imparare a fare spazio dentro di sé alle domande di senso che affiorano e che chiedono alcune risposte inderogabili.