La fede cattolica vissuta e studiata sull'incontro con la cultura degli indios latinoamericani. Gli indios sono ancora degli sconosciuti in America Latina e ancor piu in Europa, sia in ambito laico che ecclesiale. Pregiudizi culturali e prospettive di tipo assistenziale-paternalistico configurano un'immagine distorta e impediscono di accostarsi in modo corretto alle loro vicende. Questo libro, in controtendenza, da spazio alla loro voce, presentando le riflessioni teologiche di un autore che coniuga la sua identita di indio con l'appartenenza al mondo cristiano. Da questa duplice fedelta scaturisce, come sottolinea Rosino Gibellini nella presentazione, una narrazione nuova della fede in Gesu di Nazareth che, mentre recupera la ricchezza di una tradizione millenaria, costituisce un esempio di inculturazione del cristianesimo e offre un contributo di grande rilievo per la teologia e la vita della Chiesa universale.
Per rispondere a questo clamore della nostra società, bisognosa di Dio e di valori morali, offro questo libro sul Decalogo, come parola di vita e libertà per l'uomo. Come teologo - scriba diventato discepolo del Regno - ho voluto "estrarre dal tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13,52). Nell'arca dell'alleanza si custodiva il Decalogo. "Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore" (Sal 119,105.111). Ho cercato, scrutando la Scrittura, il senso originale del Decalogo nell'alleanza di Dio con gli uomini. E l'antico si è illuminato con la novità di Cristo e della sua nuova alleanza, sigillata nel suo sangue e vissuta nella Chiesa, dalla quale ho raccolto soprattutto il magistero di Giovanni Paolo II e del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo. Il prologo inquadra e dà senso ai dieci comandamenti che, nella seconda parte, sono commentati uno per uno. Auspico solo che, come ci raccomanda Giovanni Paolo II nell'omelia con la quale inizio questo prologo, ascoltiamo Maria, la Chiesa, che ci dice: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Facendo ciò che Egli ci dirà sperimenteremo la gioia del "vino nuovo e migliore" del Vangelo, che ci manca e col quale sarà saziata la nostra sete di Dio, di Verità, di Luce, di Libertà, di Vita.