Aldous Huxley (1894-1963) è un autore fra i più citati, ma la sua vita è poco conosciuta: questo è il racconto più approfondito dei suoi giorni, tragici, drammatici, felici, sempre impegnati. Con decine fra romanzi e saggi al suo attivo divenne "l'eroe culturale" dei nati a fine secolo. Il mondo nuovo, Giallo cromo, Passo di danza e Punto contro punto furono percepiti come la voce più scandalosa della generazione postbellica, all'inizio di un percorso inquieto che lo portò a mettere in dubbio l'utilità stessa dei libri che scriveva. Sempre diviso fra scienza e spiritualismo, profeta psichedelico e pacifista, amico di scrittori e scienziati, amante dell'arte e della tecnica, Huxley predilesse l'Italia e la Francia, viaggiò moltissimo in Messico, India, Medio Oriente, Nordamerica, Europa, Asia, Brasile, sino a stabilirsi nel 1937 a Hollywood dove divenne, fra mille dubbi, sceneggiatore per il cinema. Acuto e implacabile osservatore di un mondo destinato, secondo lui, al tracollo, è una voce la cui conoscenza è imprescindibile per capire l'epoca in cui viviamo, quella del tramonto delle ideologie, della secolarizzazione accentuata, dello spiritualismo vago, della scienza asservita agli interessi. L'incendio della sua casa e di tutti i suoi libri, alla fine della vita, è, quasi metafora del suo percorso esistenziale.
Charles Dickens (1812-1870) è uno scrittore entrato di diritto nella memoria della civiltà occidentale: con i suoi indimenticabili personaggi, da David Copperfield a Oliver Twist, ci ha restituito il respiro di un'intera civiltà, offrendoci spesso un mondo tragico, ma aperto alla promessa di una ricompensa finale. Questa biografia sorprenderà il lettore perché è appassionante come un romanzo di Dickens, dove vita letteraria e vita vissuta si fondono. In queste pagine affiorano meschinità e grandezza di uno scrittore capace di un ritmo di lavoro senza eguali, di un genio che ai sogni di gloria antepose sempre l'amore per gli ultimi. Il lettore ritroverà così la stessa forza magnetica dei suoi romanzi: è tutto vero, è capitato anche a lui, perché a lui è capitato di tutto.