Queste meditazioni del Discorso della montagna cercano solo di porci sulle orme di Cristo, per seguirlo come discepoli, unendoci a Lui nel Cammino verso la Verità e la Vita. La Scrittura, nei suoi due Testamenti, è la cava del grandioso edificio del Discorso della montagna. In ogni parola di Cristo risuonano tante pagine della divina rivelazione. Questo commento riprende alcune di queste risonanze bibliche come un invito a percorrere ripetutamente, con l'atteggiamento di Rut la spigolatrice, le pagine della Bibbia, la cui ricchezza è inesauribile. Cristo non ha abolito la Torah, ma l'ha compiuta, l'ha portata alla sua pienezza. Così, dunque, percorrere l'Antico Testamento ci aiuta a comprendere Cristo e la sua predicazione. Mi piacerebbe che il lettore accogliesse queste pagine con lo stesso spirito con cui i giudei di Berea "accolsero la parola di Paolo con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così" (cf. At 17,11) dall'Introduzione.
I 10 volumi sul Discorso della montagna contengono in appendice commenti dei Padri:
Agostino – Ambrogio – Anonimo – Apollinare di Laodicea – Callisto Patriarca – Cassiano il Romano – Cipriano – Cirillo di Alessandria – Cirillo di Gerusalemme – Cromazio di Aquileia – Diadoco di Fotice – Doroteo di Gaza – Epifanio di Salamina – Evagrio Monaco – Geronzio di Petra – Giovanni Carpazio – Giovanni Crisostomo – Girolamo – Gregorio Magno – Gregorio di Nissa – Gregorio Palamas – Ignazio Xanthopouli – Ilario di Poitiers – Iperechio – Isaia di Gaza – Isacco il Siro – Leone Magno – Macario l’Egiziano – Marco l’Asceta – Massimo il Confessore – Niceforo Monaco – Niceta Stethatos – Nilo Asceta – Origene – Pietro Crisologo – Pietro Damasceno – Poemen di Scete – Silvano di Marsiglia – Simeone il Nuovo Teologo – Teodoro di Eraclea – Teodoro di Mopsuestia – Tertulliano
a cura di Franco Chirico
Il Cantico dei cantici è un sublime canto all'amore dell'uomo e della donna quale riflesso, immagine e segno dell'amore di Dio agli uomini. È un canzoniere di nozze, che canta la bellezza della sposa e dello sposo, e la gioia del loro amore. Certamente non canta l'amore erotico di un incontro occasionale, ma l'amore permanente, "più forte della morte".
Per rispondere a questo clamore della nostra società, bisognosa di Dio e di valori morali, offro questo libro sul Decalogo, come parola di vita e libertà per l'uomo. Come teologo - scriba diventato discepolo del Regno - ho voluto "estrarre dal tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13,52). Nell'arca dell'alleanza si custodiva il Decalogo. "Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore" (Sal 119,105.111). Ho cercato, scrutando la Scrittura, il senso originale del Decalogo nell'alleanza di Dio con gli uomini. E l'antico si è illuminato con la novità di Cristo e della sua nuova alleanza, sigillata nel suo sangue e vissuta nella Chiesa, dalla quale ho raccolto soprattutto il magistero di Giovanni Paolo II e del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo. Il prologo inquadra e dà senso ai dieci comandamenti che, nella seconda parte, sono commentati uno per uno. Auspico solo che, come ci raccomanda Giovanni Paolo II nell'omelia con la quale inizio questo prologo, ascoltiamo Maria, la Chiesa, che ci dice: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Facendo ciò che Egli ci dirà sperimenteremo la gioia del "vino nuovo e migliore" del Vangelo, che ci manca e col quale sarà saziata la nostra sete di Dio, di Verità, di Luce, di Libertà, di Vita.
Ascoltare la Torah, e in concreto il Decalogo, non significa porsi davanti a un codice per esaminarlo freddamente, ma penetrare nella corrente vitale che sgorga dalla Scrittura e che, attraverso i secoli, arriva fino a noi. Una cosa è l’atteggiamento dell’esegesi critica, che si pone davanti al testo e lo esamina dal punto di vista filologico, testuale, storico, archeologico, strutturale. Cosa ben diversa è l’atteggiamento di chi si colloca al di sotto del testo biblico, lasciando che il testo gli parli con la sua inesauribile ricchezza. Questo è l’atteggiamento dei rabbini, i cui commenti ho raccolto.
Nono di dieci volumi della collana dedicata al Discorso della montagna. Ogni volume è diviso in due sezioni: introduzione e catechesi.
Decimo e ultimo volume della collana dedicata al Discorso della montagna. Ogni volume è diviso in due sezioni: introduzione e catechesi.
Il quinto volume della collana dedicata al Discorso della montagna. Ogni volume è diviso in due sezioni: introduzione e catechesi.
Quinto di 8 volumi con gli 8 capitoli del Cantico dei Cantici. Ogni volume è suddiviso in due sezioni: 1) introduzione; 2) catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Secondo di 10 volumi di questa collana, diviso in due sezioni: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Terzo di 10 volumi di questa collana diviso in due sezion i: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Quarto di 10 volumi di questa collana diviso in due sezion i: 1)Introduzione, 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Una nuova edizione del Discorso della Montagna di Gesu' raccolto da Matteo. Il Discorso della Montagna e' il primo dei cinque grandi discorsi di Gesu' raccolti da Matteo. E' il primo non solo perche' occupa il primo posto, ma per il valore unico e singolare che possiede. La forza del suo contenuto e l'arte della sua composizione ne fanno la perla del Vangelo, il gioiello della fede cristiana. Nel Discorso della Montagna il cristiano ha la fotografia dell'uomo nuovo, dell'essere celeste che cammina su questa terra. E' l'abbozzo ultimato dell'opera d'aarte che lo Spirito di Cristo desidera realizzare in chi accoglie la sua Parola e segue le sue orme nel cammino della fede verso il regno di Dio. E' lo schizzo dell'uomo celeste che la grazia di Cristo realizza, mediante il dono dello Spirito Santo, in coloro che si mettono nelle sue mani e si lasciano modellare da Lui...