Kant scrisse i Prolegomeni (1783) con l'intento di chiarire le tematiche della prima edizione della Critica della ragion pura (1781) che erano risultate ostiche, quando non del tutto incomprensibili, a molti lettori. Si tratta dunque di un'esposizione "popolare", ma non certo di un'opera meramente divulgativa ed ancor meno di un semplice riassunto della Crìtica: i Prolegomeni sono un'opera autonoma - caratterizzata da una metodologia specifica e animata da un vivace spirito battagliero - e come tali vanno letti. Questa nuova traduzione si propone di conciliare una rigorosa adesione al testo originale con la massima leggibilità possibile ed è arricchita da un ampio apparato critico, che può essere utilizzato a diversi livelli, dal semplice chiarimento terminologico e concettuale agli approfondimenti, intesi a chiarire i rapporti dei Prolegomeni con le due edizioni della Critica della ragion pura, con i critici contemporanei di Kant e con alcuni sviluppi del suo pensiero.
Commento ragionato alla Critica del giudizio di Kant, opera imprescindibile per comprendere l'intera riflessione estetica moderna e contemporanea. Il saggio introduttivo, che contestualizza storicamente la dottrina kantiana del giudizio estetico e teleologico, presenta le problematiche interne al testo e individua i luoghi di maggiore intensità concettuale; la scelta dei brani è corredata da un apparato di commento che illustra ogni singolo estratto alla luce dell'architettura complessiva del criticismo kantiano, anche avvalendosi di un indice ragionato dei concetti fondamentali.