Che delizia, quando arriva la notte, rifugiarsi sotto le coperte. Se poi si è in due... Eppure, passato il tempo della passione, chi ogni sera si stende al nostro fianco può rivelarsi qualcuno che russa terribilmente, un subdolo lottatore che tira continuamente la coperta dalla sua parte o, peggio ancora, un mostro dai piedi freddi. Il letto rivela oggi le nostre aspettative contraddittorie: si aspira al confort personale ma non si vuole rinunciare all'amore fusionale. Come trovare la giusta distanza? Come leggere o alzarsi senza infastidire l'altro? E cosa rappresenta invece il letto per i molti o le molte che, più o meno per scelta, vivono da single? A partire da numerose testimonianze, Jean-Claude Kaufmann fruga nei segreti delle stanze da letto per rispondere a questi interrogativi e, attraverso la tenera guerra che si gioca tra le lenzuola, disegna le nuove aspirazioni della coppia e quelle della società. Un'inchiesta divertente e istruttiva su uno degli aspetti essenziali della nostra vita.
Acredine, esasperazione, fastidio, insofferenza, rancore, irritazione, impazienza, malessere, frustrazione, disgusto, insoddisfazione, collera... quante sfumature di amaro può assumere la micro-conflittualità di coppia? In questo tipo di guerre, in cui niente è irrilevante, l'unica certezza è quella del torto altrui. Per l'insopportabile abitudine del partner di abbandonare in giro la biancheria sporca o cercare affannosamente le chiavi nella borsa senza mai trovarle saremmo perfettamente disposti, in certi momenti, a buttare via un'intera relazione. Siamo ossessionati da futili dettagli, meditiamo lungamente meschine vendette. Sgradevole, a volte devastante, ma pure incline a sconfinare nella stramberia o nella comicità conclamata, l'ostilità reciproca svolge un ruolo essenziale nel rapporto di coppia, producendo persino effetti positivi. Come? Ce lo dice Kaufmann, sorridente anatomo-patologo della vita di coppia, attraverso una serie di interviste - talora sofferte, talora esilaranti - in cui non mancheremo di riconoscerci.
Jean-Claude Kaufmann, sociologo, è direttore di ricerca al CNRS di Parigi. Tra i suoi libri tradotti in italiano: "Trame coniugali. Panni sporchi e rapporto di coppia" (Dedalo, 1995), "C'era una volta il principe azzurro. Donne che vivono da sole ma non smettono di sognare" (Mondadori, 2000), "Corpi di donna, sguardi d'uomo: sociologia del seno nudo" (Cortina, 2007); pubblicati dal Mulino, "La vita a due" (1996) e "Quando l'amore comincia" (2005).
Ai nostri giorni i rapporti d'amore sono tutt'altro che semplici: da un lato si desidera essere amati, dall'altro si ha paura di perdere la propria identità e il controllo sulla propria vita. Le persone sognano ancora dell'Amore, spasimano per perdersi in una passione, ma poi si ritraggono. Fino agli anni '70 il percorso amoroso veniva suggellato da una notte d'amore. Oggi, spesso ne è l'inizio. È così che dall'amore romantico si è scivolati in un amore "pragmatico", in cui il corpo è meno intimo dell'anima. Il mattino che segue a una prima notte d'amore non è perciò un momento come un altro, è lo stato nascente di un futuro ancora aperto, il momento in cui due persone escono dal set del loro film ed entrano nella quotidianità prosaica.