«Lo stupore è come il sole che improvvisamente, nelle primissime ore del mattino, spunta dietro le alte cime di un suggestivo panorama montano e attraversa l'aria tersa con le sue braccia potenti, raggiungendo tutto ciò che finii a poco tempo prima era immerso nell'ombra, nella bruma, nell'indefinito. Lo stupore è una luce forte che ci fa dolcemente sobbalzare, ci riempie di emozioni, ci porta vita e ci conduce fuori dall'oscurità. Stupirsi è un'arte che pochi conservano ancora, un'arte che la frenesia dei tempi contemporanei ci ruba e poi ci fa dimenticare. Ma la capacità di stupirci continua ad abitare nel profondo del nostro cuore, della nostra umanità, piena di desiderio che qualcuno o qualcosa la risvegli e ci doni l'emozione di un po' di stupore».