Il libro evoca l'esperienza dell'Alleanza mediante una catechesi in grado di iniziare fanciulli, adolescenti e adulti all'ascolto della Parola di Dio. Il percorso cerca una risposta ad alcuni interrogativi fondamentali: come si costruisce l'interiorità specifica del credente in Cristo? Partire dall'uomo o partire da Dio? Come si apprende ad ascoltare il Dio che parla? Come si arriva a "vedere" il Cristo risorto? Chi è l'uomo per Dio e chi è Dio per l'uomo? La riflessione si sviluppa a partire dalla decennale esperienza pratica in catechesi dell'autore, riletta alla luce di alcuni testi del Magistero, in particolare la "Dei Verbum", la "Verbum Domini" e il Testo Nazionale di riferimento dei vescovi francesi.
Il volume pone le basi teoriche di una catechesi per un'età problematica, in modo da consentire l'elaborazione di obiettivi pedagogici. Dopo una prima parte di approccio ad aspetti e problemi legati alla preadolescenza e ad alcune questioni bibliche e teologiche fondamentali, il libro passa ad analizzare la tecnica di animazione e i mezzi adeguati ai differenti obiettivi pedagogici, senza dimenticare gli atteggiamenti richiesti all'educazione degli adolescenti.
La catechesi della fede cristiana attinge gran parte del suo linguaggio dalla Bibbia e dalla liturgia: è un linguaggio diverso da quello che il bambino usa abitualmente. Partendo da questa idea di fondo gli autori propongono alcune tecniche che consentono di animare la ricerca del bambino e l'evoluzione del suo mondo mentale religioso. Il catechista è così chiamato ad ascoltare il bambino non per fargli comprendere subito una determinata idea cristiana, bensì per rispettare il suo sviluppo sapendo che il linguaggio della fede viene colto a poco a poco a livelli diversi di comprensione. Il catechista potrà quindi orientare e condurre la riflessione mettendo in atto la tecnica appropriata.
L'importanza vitale di educare la parola di fede "biblico-profetica" è una priorità pastorale per la Chiesa occidentale in Europa. Il progetto di questo libro è quello di collegarsi alla grande tradizione della Chiesa cominciando a permettere la parola delle persone, a prendere sul serio questa parola, procurandole spazio simbolico e spirituale perché possa svilupparsi e aiutare la persona a crescere.