Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore della scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di istruzione a tempo pieno espressamente rivolta alle classi popolari. A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta per molti una testimonianza di scelta radicale in favore degli ultimi. I progetti di riforma scolastica e il tema della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono in molte sue opere. Sulla base di documenti editi e inediti, di testimonianze e interviste ai suoi allievi ancora oggi viventi, viene ricostruita la parabola umana e spirituale di un grande protagonista del Novecento.
"Lascia perdere chi ti porta a mala strada!". Era questa l'esortazione che don Puglisi ripeteva senza stancarsi ai ragazzi del quartiere Brancaccio di Palermo, persuaso che solo a partire dalle giovani generazioni si sarebbe potuta estirpare la gramigna della mafia. Nato a Palermo nel 1937, don Puglisi venne ordinato sacerdote nel 1960. E proprio in quella Palermo insanguinata dagli omicidi e dagli attentati, padre Pino, così lo chiamavano i siciliani, prese coscienza della forza criminale delle logiche mafiose, capaci di condizionare non solo le menti, ma anche le strutture politiche ed economiche. Il coraggioso sacerdote cercò di aprire varchi nel muro di omertà e connivenza che proteggeva il potere mafioso, e moltiplicò il suo impegno nel campo educativo, consapevole che le indagini e gli arresti non erano sufficienti a estirpare il male se non era aggredito anche nelle sue radici sociali e culturali. Il libro di Mario Lancisi ricostruisce il cammino esistenziale e spirituale di don Puglisi fino a quel tragico 15 settembre 1993, giorno in cui venne ucciso allo scoccare del suo 56° compleanno. Il percorso è quasi un diario, toccante e documentato, arricchito dalle testimonianze di chi ha conosciuto e voluto bene a questo prete, beatificato dalla Chiesa come martire del Vangelo, un prete che interferiva come dovrebbe interferire nella vita di tutti la voce della coscienza e un autentico desiderio di giustizia. Prefazione di don Luigi Ciotti.