«Mi ero imbattuto in don Milani per una bocciatura. Da figlio di mezzadri mi ero ritrovato a frequentare il liceo classico e l'impatto fu duro. Finché sei povero tra i poveri non provi infatti il senso odioso della discriminazione di classe, ma quando i tuoi compagni di banco sono figli di avvocati, notai, medici, allora provi sulla tua pelle il classismo, l'emarginazione. Fui così respinto. Qualcuno mi suggerì di leggere Lettera a una professoressa. Questa esprimeva tutto quello che io sentivo dentro ma non sapevo tirare fuori. La grande lezione di don Milani: se un povero possiede la parola è come se possedesse la fionda usata da Davide contro Golia. Da allora mi sono appassionato a don Milani. Ho scritto articoli e libri per un'esigenza interiore forte e ribelle di condividere con altri la mia scoperta. La mia passione. Come una buona notizia, vangelo, annuncio che un nuovo mondo è possibile». Da massimo esperto del priore di Barbiana, Mario Lancisi ce ne dà il ritratto definitivo a cent'anni dalla nascita (1923-2023), attingendo a nuove lettere, scritti e testimonianze, e soprattutto tenendo conto della piena "riabilitazione" di papa Francesco. Emerge così il ritratto di un prete e un maestro straordinari, forse di un grande santo. Sicuramente di un profeta religioso e civile. E disobbediente. Uno che per rovesciare il mondo antico, gli egoismi individuali e sociali, le logiche del potere disobbedì in forza di un'obbedienza salda al Vangelo.
Chi sono i Folli di Dio? Nella spiritualità russa, sono i portatori di una sapienza che vive nella stoltezza. Ma con questa espressione sono indicati anche gli esponenti della Chiesa cristiana nella Firenze del dopoguerra: il cardinale Elia Dalla Costa, don Giulio Facibeni, Giorgio La Pira, padre Balducci, don Milani, padre Turoldo, padre Vannucci sono alcuni dei protagonisti di quella stagione religiosa e civile. Una stagione, per tutta l'Italia, di profonde trasformazioni socioeconomiche (dalla ricostruzione al boom) , politiche (l'avvento del centrosinistra) e religiose (il Concilio Vaticano II). Ogni personaggio che si incontra in questo libro ha il proprio percorso, un'origine e un destino diversi, ma tutti sono accomunati da uno spirito "folle" che - come ha riconosciuto di recente anche papa Francesco - arde nel nome della giustizia, in terra ancor prima che in cielo, e della Verità divina. Mario Lancisi sceglie una scrittura in cui mescola il racconto della storia nazionale e quello delle storie locali a curiosità, retroscena e aneddoti personali, restituendo un'immagine nitidissima della storia della Chiesa e del nostro Paese nel Novecento.