Parole come ''inferno'', ''dannazione eterna'', sono ormai quasi scomparse dal vocabolario teologico. Dio, la fede, l'eternita', diventano sempre piu' affari privati dell'uomo. L'uomo si orienta da se' nelle sue scelte e Dio molto spesso viene ''piegato'' ai suoi interessi, ai suoi desideri di perdono a buon prezzo. Si fa leva sovente sulla misericordia di Dio: un Dio buono non potrebbe condannare nessuno all'inferno. Per molti oggi l'inferno e' ''vuoto''. La parola di Gesu' - confermata dal Magistero della Chiesa - invece, chiaramente insegna la verita' dell'eterna perdizione per chi muore nel peccato che provoca la morte, per chi rifiuta Dio.