Kafka aveva bisogno di scrivere, perché scrivere era il suo ossigeno. Ma il suo rapporto con la scrittura rimarrà sempre tormentato e faticoso, e diventerà rappresentazione stessa del suo continuo oscillare esistenziale fra due polarità opposte. "Gli scrittori parlano fetore", scriverà appunto nei Diari. In vita non pubblicò che pochi racconti, eppure già i suoi contemporanei ebbero la percezione di trovarsi in presenza di uno dei più grandi poeti dell'epoca, di un demistificatore che sapeva "mettere in luce il nodo autentico della vita interiore con lucidità unica" (Oskar Baum, Almanach). Sembra quasi impossibile tratteggiare la complessità di un uomo come Kafka, divenuto simbolo del crepuscolo di un intero mondo, quello (ma forse non solo) della Praga ebraica e germanica, ma Lemaire vi riesce. Con una prosa avvincente, svela passioni, amori, sofferenze e contraddizioni dello scrittore che più di tutti ha incarnato la lacerazione fra il sentire e il vivere dell'uomo contemporaneo.
La presente pubblicazione è dedicata a Claude Monet, caposcuola del movimento che rivoluzionò la pittura europea della fine dell'Ottocento. Dalle prime prove, al Salon, alla storica esposizione del gruppo impressionista nel 1874, dalla scoperta della pittura en plein air, all'estrema avventura della Ninfee, l'itinerario di Monet è ricostruito passo per passo anche con l'aiuto dei documenti dell'epoca e dei ricordi del pittore.
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei prototipi dell'artista romantico: Jean-Louis-Théodore-André Gericault (1791-1824). Una vita breve, trascorsa tra disgrazie e bizzarrie, una fama di ribelle, ma anche un attento studio dei classici. Nella sua pittura ricca e pastosa non mancano l'attenzione ai temi sociali e un rapporto diretto con la realtà, ma emerge prepotente soprattutto il desiderio di esprimere energia. La zattera della Medusa, un quadro di ben trentacinque metri, è uno dei più celebri dipinti dell'Ottocento francese ed è firmato Gericault.