Queste pagine sono pensate per persone che desiderano imparare a pregare ma che un libro sulla preghiera non lo leggerebbero mai. Il testo si struttura in due parti. La "pretesa" della prima parte è una guida all'incontro con Cristo: in cinque brevi capitoli si dipana dal punto di vista della fede una luminosa riflessione sull'efficacia della preghiera, in grado di offrire al lettore che vi si lasci coinvolgere un autentico itinerario interiore e gli strumenti concreti necessari per un fecondo dialogo con Dio. Il fulcro della seconda parte sta, invece, nel dimostrare che il cuore di ogni uomo aspira a tale incontro con Cristo. L'autore sviluppa questa tesi addentrandosi nella contemplazione di alcuni snodi fondamentali, benché quotidiani, dell'esistenza (quali paternità, maternità e filiazione, femminilità, tentazioni nella vita di coppia, rapporto con il tempo, lavoro, potere), che racconta con un tocco di poesia, ottenendo sulla carta lo stesso effetto emblematico dei grandi affreschi d'arte nelle navate delle chiese; è capace, cioè, di isolare alcuni fatti e situazioni particolari, magari al primo sguardo apparentemente insignificanti, lasciando emergere il valore inestimabile, unico e universale che li caratterizza.
Pagine pensate per persone che hanno bisogno di aiuto per fare bene l'orazione ma che un libro sulla preghiera non lo leggerebbero mai. La pretesa della prima parte è un incontro con Cristo nella preghiera; l'efficacia della seconda è nel dimostrare, nella contemplazione di alcuni snodi fondamentali dell'esistenza vita (quali paternità e filiazione, femminilità , tentazioni nella vita di coppia, rapporto con il tempo, lavoro, potere) che il cuore di ogni uomo aspira a tale incontro. Rivive qui la storia dell'amore più grande che si possa avere: dare la vita per chi ci rifiuta. Dio si fa uomo ma gli uomini lo uccidono. E' la più grande storia d'amore di sempre ed è il filo che lega la mezz'ora d'orazione con i grandi nodi esistenziali affrontati nella seconda parte. Il lettore trarrà la consapevolezza che per credere nell'uomo bisogna credere in Dio (pp. 176).