Matteo Salvini, un leader decisamente sui generis, che comunica con il corpo, con quelle felpe con i nomi delle città ove va a comizio. Che ha intuito le potenzialità dei moderni social e delle vecchie radio e che cerca sempre il contatto con la gente. Che ama Crozza, De André e Gaber. Il Milan e la pesca. Che porta sempre con sé un rosario regalatogli da un prete “di strada”. Che vuole la ruspa per i campi rom e si batte per i diritti dei padri separati. Che chiede un futuro per i nostri figli e vuole “stop immigrazione”.
E che in pochi anni ha scalato la vetta del potere, diventando ministro dell’Interno.
In questo libro non troverete l’uomo pubblico, già narrato da migliaia di media, ma quello privato. Chi lo conosce e gli sta vicino vi dirà cosa pensa, cosa sogna, come è nella vita privata l’uomo politico del momento, che in un colpo solo ha saputo spazzar via una classe dirigente arcaica e vetusta. E che ha saputo trasformare l’accezione negativa del termine “populismo” in un messaggio di speranza e di cambiamento per milioni di persone. Ora parte di quelle persone ci racconta com’è il “Salvini, secondo me”.