In questo libro vengono proposte le famose 95 tesi sulle indulgenze e altri due testi fondamentali, scritti in tempi e circostanze diversi: De libertate Christiana e De captivitate Babylonica Ecclesiae.
Una presentazione di Sergio Quinzio, un’ampia nota biografica e copiose note rendono il volume accessibile a un vasto pubblico.
Le 95 tesi sulle indulgenze sono l’opera di un severo monaco agostiniano che era anche professore di teologia nella piccola e recente – nel XVI secolo – università di Wittenberg.
Egli viveva una religiosità di tipo medioevale. Non condivideva la crisi della religiosità tradizionale, tipica di una cultura rinascimentale che non gli apparteneva: era un uomo del passato e viveva la fede come i suoi antenati.
Si può dire che egli si trovò a essere l’inconsapevole elemento catalizzatore di un enorme fenomeno storico.
Affermando la libertà della fede da ogni imposizione dogmatica, Lutero fu anche un uomo del mondo moderno, in quanto espresse la fede nella sua purezza come aveva appreso dalla Bibbia.
Vuole la tradizione che il 31 ottobre 1517 Lutero (o più probabilmente i suoi studenti, addirittura all’insaputa del maestro) abbia affisso sulla porta della chiesa di Wittenberg, le 95 tesi in latino riguardanti il valore e l’efficacia delle indulgenze.
Proporre pubblicamente tesi da discutere apparteneva al costume accademico dell’epoca e Lutero intendeva infatti rivolgersi al mondo dei dotti e alle autorità ecclesiastiche, non indirizzare un manifesto all’opinione pubblica.
Ma la sua critica dilagò in tutta Europa e giunse fino a Roma, con le conseguenze epocali che tutti conosciamo.
Uniti nel proporre un cristianesimo rinnovato, Lutero ed Erasmo appaiono in questo volume impegnati nell'offrire all'uomo, angosciato davanti alla fine imminente, solide basi cristiane di consolazione e di fiducia. I due teologi mettono a nudo le preoccupazioni, lo smarrimento, ma anche la speranza e la fiducia incrollabile in Cristo, da loro stessi avvertiti nel disporsi a «varcare l'ultima soglia». Con linguaggi diversi - più pastorale quello di Lutero, più filosofico-teologico quello di Erasmo - entrambi additano all'uomo in fin di vita l'icona del Redentore crocifisso, vincitore della morte, e quella incoraggiante della «comunione degli angeli e dei santi», partecipi nel suggerire l'unica vera fonte di beatitudine nell'ora finale: l'incrollabile fiducia nella misericordia del Padre, da chiedere con insistenza nella preghiera.
Uno dei testi principali della tradizione protestante, tratto dal commento di Lutero alla lettera ai Romani di san Paolo. Un'esortazione - ancora oggi di grande attualità - al popolo cristiano che deve seguire radicalmente il Vangelo. Sono pagine da cui il grande tema luterano della grazia di Dio che salva l'uomo si coniuga con l'invito all'uomo di ogni tempo affinché cambi vita e risponda alla grazia con il cambiamento della propria esistenza. Noi siamo donne e uomini nuovi, annuncia Lutero, grazie al Vangelo di Cristo che ci è stato dato: comportiamoci di conseguenza, mutando le nostre relazioni all'interno della Chiesa e come testimonianza per il mondo.
L’antologia raccoglie alcune prediche di Lutero, dove emerge con forza la sua esperienza religiosa e la consapevolezza che, come pastore, ha la missione di fornire alla comunità cristiana il cibo della parola di Dio durante il culto.
La Parola annunciata e spiegata rende presente il Cristo vivo in ogni persona che l’accoglie con fede, e con Cristo la salvezza che egli dona gratuitamente. Le opere, che certo non ci meritano la salvezza, sono però la manifestazione che la nostra fede è viva e autentica (cita Giacomo più volte!).
Altro pregiudizio smontato: non è la corruzione della Chiesa cattolica contro cui egli si scaglia violentemente, ma l’insegnare una dottrina errata, per cui i meriti, l’ascesi e il digiuno per guadagnare il paradiso, le indulgenze, ecc. La vera ascesi è accettare le prove che il Signore ci invia. E nessuno (neppure la Chiesa) può imporre mortificazioni che devono essere scelte in libertà.
Le tematiche affrontate sono quelle tipiche della sequela Christi:
In appendice c’è il testo Una breve lezione, chiave per capire i testi biblici proposti dal culto (la liturgia)
Come sempre, l’introduzione (il curatore è uno dei massimi esperti della Riforma) presenta con chiarezza non solo la storia, ma soprattutto gli elementi portanti della dottrina e della spiritualità di Lutero.
Il linguaggio è talvolta estremo, quando se la prende con i “papisti”, ma fa parte della retorica del tempo.
Punti forti
L’ autore e il curatore
Rovescia molti pregiudizi su Lutero e Riforma
La passione con cui Lutero sostiene la potenza della redenzione e dell’annuncio della Parola.
Ottimi esempi di lectio divina.
Destinatari
Studiosi di storia della Chiesa, di liturgia e di teologia spirituale.
Chi è impegnato nell’ambito ecumenico.
Autore Martin Lutero (1483-1546) monaco agostiniano, giovane professore a Wittenberg, docente di Sacra Scrittura, vicario del suo Ordine. Nel 1517 l’affissione delle 95 Tesi. Il resto è noto a tutti (alle pagg. 101-106 del volume c’è la cronologia della sua vita e delle sue opere). Sono circa 110 i volumi della sua opera omnia.
Il mistero di Maria per Lutero si identifica tutto in quell'assolutamente gratuito che è l'"essere di Dio" cui Maria si apre con il fiat e di cui il Magnificat è espressione potente nella storia e nella vita della creazione. Da questo Commento Maria appare soprattutto nella luminosa esemplarità che assume per tutti i cristiani, per tutti coloro che accettano di essere discepoli fedeli del vangelo di Gesù. Ella infatti ha vissuto in maniera straordinaria l'impresa che compete a ogni cristiano, collocandosi in questo modo al di sopra di ogni creatura, ma anche nel cuore stesso dell'umanità.