IL VOLUME ESPONE I PRINCIPI FENOMENOLOGICI NELLA MODERNA STORIA DELLE RELIGIONI CON UN ATTENTO ESAME DEI CONCETTI-CHIAVE DI RELIGIONE, SACRO, SALVEZZA, EVOLUZIONE. L'autore valorizza le ricerch e storico-comparate solitamente ignorate, respinge le teorie obsolete positiviste ed elementariste. Il metodo elaborato h una originale fenomenologia storico-comparata. La teoria del sacro viene reinterpretata: l'oggetto della religione no n e`il sacro, ma il divino posto con l'uomo in relazione di salvezza. L'analisi sviluppa un movimento di comprensione in profondita del fenomeno religioso in quanto religioso" che da ragione della permanenza e complessita storica delle r"
L'Autore dimostra come il tentativo del razionalismo Otto-Novecentesco e finito. Percio ripropone la tesi di Gesu fondatore del Cristianesimo. Previsto per il 20 maggio nella storia dell'umanita gesu`ha sempre rappresentato un personaggio con cui confrontarsi, sepcialmente se si hanno esigenze e interessi storici e religiosi, poiche da lui prende vita e nome il cristianesimo, la religione piu`diffusa e conosciuta nel mondo. La struttura del cristianesimo, come fede, sta o cade con la professione che gesu`di nsazareth e`figlio di dio, in un senso unico e trascsendetne; ma gesu`di nazareth, uomo della storia, detto il cristo, non pur essere ridotto, da chi non crede, a un personaggio insignificante o a un mito espellendolo dalla fondazione del cristianesimo. L 'autore dim ostra come questo tentativo del razionalismo ottro-novecentesco e`fallito. Percir ripropone, dal punto di vista di una storia critica ispirata alla metodologia della fenomenologia storico-comparata della religione, la tesi di gesu`fondatore del cristianesimo.
Il libro esplora l'ambiente sociale in cui e vissuto Gesu, cercando risposte alle varie domande sul Gesu storico, sugli Apostoli, alla luce della documentazione attualmente in possesso degli studiosi. Qual era realmente il mondo sociale di gesu?". Si e`supposto nel passato che gesu`appartenesse alla parte piu`diseredata della popolazione della galilea: se ne volle fare il suo portavoce, o in chiave rivoluzionaria o come antesignano di un certo pauperismo religioso. Ma oggi acquista credibilita l'idea che gesu`appartenesse a ceti assimilabili, tenuto conto del tenore di vita di allora, alle classi medie del mondo urbano. Tra gli altri, di recente r. Batey, uno degli archeologi di sefforis, parla del "mondo urbano di gesu" (1991). Inoltre per gli aspetti piu`culturali si puo`cominciare col porre le domande: gesu`sapeva leggere e scrivere? Parlava forse piu`lingue? E gli apostoli erano cosi`ignoranti come una lettura popolare o anche scientifica diffusa ha supposto? Vedremo che, partendo dalla documentazione di cui si dispone, si puo`dare oggi una risposta alla duplice serie di domande su gesu`e gli apostoli"