Per i cristiani odierni che abitano nelle «terre dell'ombra» del disincanto e del dubbio, il modo principale per tenere vivo il desiderio di continuare a camminare alla sequela del Risorto verso Dio, cioè verso la risurrezione con Cristo e come lui, resta la preghiera. E tra le tante preghiere possibili, i Salmi dell'Antico Testamento hanno, da questo punto di vista, un'elevata fecondità spirituale. Don Manzi, con profondità e competenza, guida il lettore a riscoprire i fondamenti della fede cristiana nella "vita eterna" partendo dall'analisi di alcuni Salmi.
Il volume affronta il tema della prova/tentazione per il credente. La prova, tema forte del Tempo di Quaresima, come occasione di maturazione della fede.
L’interrogativo a cui questo saggio intende rispondere è sostanzialmente duplice:
come il Dio biblico si è rivelato "con parole ed azioni per bocca dei profeti"?
E una volta conclusasi la rivelazione pubblica e definitiva di Dio in Gesù Cristo, come Dio si manifesta nei "segni del tempo" della Chiesa?
Sotto il profilo metodologico, l’indagine si articola in tre momenti logici:
- nel primo tenta di focalizzare in che modo, nell’Antico Testamento, il Signore ha comunicato con uomini di fede com’erano i profeti;
- la seconda tappa dell’indagine mostra in che senso il Vangelo secondo Luca ha attribuito a Gesù il titolo di "profeta" e in che maniera si sono compiute in Lui le profezie dell’antico testamento;
- infine, nella consapevolezza di fede che "in ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia", l’ultima parte è dedicata a scoprire come Dio può "parlare" ancora ai nostri giorni.