Dieci parole chiave dell'esperienza cristiana, connesse con i fatti fondamentali che si vivono in quanto cristiani. Sono parole portanti, attorno a cui ne ruotano tante altre, ma essendo spesso ripetute rischiano, purtroppo, di perdere il loro valore, di sfocarsi. Sono state scelte dal Vangelo secondo Marco seguendo l'ordine mediante il quale sono organicamente collegate e devono essere vissute: Vangelo, conversione, fede, Battesimo, perdono, guarigione, croce, Dio, Figlio dell'uomo e risurrezione. Non è stata citata una parola importantissima sia per un cristiano sia per ogni credente: preghiera. Tutto non avrebbe grande valore se non fosse accompagnato dalla preghiera, alla fine di ciascuna delle dieci parole chiave, viene riportato un brano da quella antichissima raccolta di preghiere del popolo ebraico e cristiano, che va sotto il nome di Salmi.
Chi è e come vive un giovane che vuole dirsi «cristiano», oggi, in un mondo che cambia e che sembra travolgere nella sua frenesia tante facili certezze? E ancora: dov’è la differenza che mostriamo in quanto cristiani rispetto alla vita del mondo? Perché una «differenza cristiana» deve pur esserci e deve essere qualcosa di visibile, deve avere a che fare con il nostro comportamento, deve essere un comportamento «altro», non «mondano». Ci guidano in questa riflessione due maestri della fede: il cardinale Carlo Maria Martini, per tanti anni alla guida della Chiesa di Milano, fine biblista e conoscitore dell’animo umano, e padre Enzo Bianchi, monaco, priore del Monastero di Bose, uno dei «profeti» più ascoltati nel nostro tempo. Alle loro parole lasciamo il compito di indicare ai giovani del Terzo millennio una via sicura per camminare verso la felicità vera, quella costruita su cose che durano e che non si lasciano ammaccare dai guai della vita e dallo scorrere inesorabile del tempo.
Un'ampia raccolta degli interventi che il cardinal Martini ha fatto per i giovani, nel corso di un lungo e ricco magistero. Uno strumento privilegiato per la formazione delle coscienze: perché "scegliere di servire il Signore" è il frutto di un lungo e intenso itinerario di scoperta della propria libertà, messa alla prova dalle contraddizioni del tempo presente e finalmente illuminata dall'incontro con Gesù.
Una silloge di invocazioni proposte dall'autore nei momenti di "lectio divina". I 9 capitoli approfondiscono i temi dell'ascolto della Parola di Dio, della sequela, della croce, della Chiesa degli Apostoli.
Il testo rappresenta il testamento spirituale che il cardinale lascia alla diocesi ambrosiana dopo ventidue anni di intenso servizio pastorale.
Il testo presenta uno dei punti più delicati della formazione cristiana: il rapporto tra il regno di Dio e la Chiesa. In questo equilibrio teologico e pastorale la Chiesa è segno e inizio del Regno. Quale Maestro autentico per la sua Chiesa, Martini richiama nel presente testo non solo alcuni temi essenziali del ministero della Chiesa - scandendoli e approfondendoli attraverso i passaggi che la definiscono "una, santa, cattolica e apostolica" -, ma anche alcuni concreti orientamenti pastorali.