Si può immaginare un Napoleone giardiniere, con un largo cappello di paglia e un comodo camicione di lino per difendersi dal sole, che zappa e innaffia nella illusoria speranza di far crescere le sue stentate piantine al caldo e all'umido dei Tropici? A Sant'Elena Napoleone fu anche questo. Allontanando i fantasmi del passato, impastati di gloria e di sconfitta, egli usò il lungo esilio per guardarsi dentro, lavorare sulla memoria, scoprire la vastità di uno spazio interiore, dopo che gli spazi non meno vasti ai quali lo avevano abituato le sue imprese si erano ridotti progressivamente a una isola minuscola, a un giardino intorno casa e, quando tutto sta per finire, a una stanza, l'ultima.
Quarta edizione del Napoleone di Luigi Mascilli Migliorini, vincitore del Grand Prix della Fondation Napoléon, diventato in questi anni una delle maggiori biografie del grande personaggio. Un libro affascinante, un rinnovato, esaustivo contributo alla conoscenza di una delle piú appassionanti figure della storia, in cui la trattazione, resa avvincente dal riferimento a particolari aneddotici e ad autorevoli fonti letterarie, piuttosto che celebrare il politico o l'uomo d'armi, narra la storia dell'uomo, "spettatore e attore" della propria esistenza nel quadro storico in cui ha vissuto.
"Le verità dei vinti" non sono un altro punto di vista da sostituire al precedente. Non sono una riscrittura della storia. Appaiono, piuttosto, la scoperta di un luogo remoto dove si nasconde qualcosa a cui ha accesso solo chi ha conosciuto la sconfitta, o la conoscerà quando la sua vittoria subirà il fatale consumo del tempo. Un dolore indicibile, lo chiama Enea, al principio di una storia mediterranea di cui si sono scelti qui quattro momenti, diversi e simili. Costantinopoli, 28 maggio 1453. È l'ultima notte di Bisanzio, dove il sonno tarda a giungere per chi sa che domani nulla, né la sua vita né quella del mondo in cui ha vissuto, esisterà più. Alessandria d'Egitto, 1° luglio 1798. Napoleone arriva in Egitto. Gli immortali principi fanno la loro prima esperienza al di là dei loro confini. Napoli, 9 settembre 1943. In un tramonto di settembre sbarcano davanti ai templi di Paestum i liberatori di un'Italia che essi hanno sconfitto. Algeri, 10 agosto 1956. In rue de Thèbes, nella Casbah, a mezzanotte esplode una bomba. È l'inizio di una "battaglia" a lungo negata.
Nel bicentenario 1815-2015 ritorna in libreria, in una edizione aggiornata e accresciuta da un nuovo ampio capitolo introduttivo, il "Napoleone" di Luigi Mascilli Migliorini. Un libro rinnovato, contributo alla conoscenza di una delle più appassionanti figure della storia, in cui la trattazione, resa avvincente dal riferimento a particolari aneddotici e ad autorevoli fonti letterarie, piuttosto che celebrare il politico o l'uomo d'armi, narra la storia dell'uomo, "spettatore e attore" della propria esistenza nel quadro storico in cui ha vissuto.