Riprendendo alcune delle omelie più significative tenute da don Primo Mazzolari in occasione della Settimana Santa, il testo delinea in Cristo il volto della passione di Dio per l'uomo. Una passione che raggiunge ogni creatura, dai vicini ai lontani, dai giusti ai peccatori, da chi vive nella luce a chi giace nelle tenebre. Nessuno può dirsi escluso da tale amore. Tra le meditazioni più significative quella su Giuda che fa leva sul termine "amico" usato dal Maestro di Galilea, e che presenta Giuda come uno dei due accompagnatori del Cristo all'ingresso in Paradiso (l'altro è il ladrone pentito).
Parole – quelle dettate da sorella Maria nella quiete dell’eremo come quelle vergate nella notte della canonica di Bozzolo – che raccolgono con parresia e discrezione attese e turbamenti di una generazione di cristiani che aveva come desiderio più intimo quello di far rifulgere in tutto il suo splendore il vangelo di Gesù Cristo. Presentiamo in queste pagine la corrispondenza completa tra due protagonisti della storia della chiesa del Novecento: don Primo Mazzolari, instancabile predicatore del vangelo, e sorella Maria di Campello, la Minore, attenta ed eloquente testimone nel silenzio del suo eremo. Questa raccolta aggiunge un tassello preziosissimo alla conoscenza della testimonianza dell’eremo francescano di Campello e nel contempo presenta un aspetto meno noto dell’infaticabile predicatore di Bozzolo. In una stagione culturale ed ecclesiale come quella odierna è motivo di rendimento di grazie poter riscoprire che quando ci si nutre del vangelo è possibile parlarsi da cuore a cuore anche da lontano, perché nei giorni di frastuono e di inutile chiacchiericcio “si preferisce tacere e ascoltare le voci buone e care che ci parlano in segreto”.
(dalla “Prefazione” di fr. Enzo Bianchi, priore di Bose)
Il volume raccoglie meditazioni tratte dagli articoli che Mazzolari scriveva per diversi quotidiani e per il quindicinale "Adesso", da lui fondato. Proprio perché la sua predicazione, sia orale che scritta, era sempre molto legata alla concretezza della vita, alcune di queste meditazioni risentono del momento storico in cui sono state scritte, ma questo, piuttosto che un punto critico, si rivela una opportunità in più per interpretare le contraddizioni che segnano la storia dei nostri giorni.