Per il rapporto fra la natura e la missione della Chiesa, il Concilio Vaticano II rappresenta un momento di svolta. In particolare, l'organizzazione delle Chiese di recente fondazione e l'adattamento sono state due aree tematiche rilevanti nel tempo della preparazione conciliare, che hanno per così dire cristallizzato le grandi questioni missionarie in un'epoca di indubbio cambiamento. Questa ricerca, utilizzando anche fonti inedite conservate nell'Archivio Storico di Propaganda Fide e nell'Archivio Apostolico Vaticano, per far meglio comprendere il senso e il portato di tale svolta, propone un percorso strutturato in due parti fondamentali: la prima dedicata alla fase antepreparatoria; la seconda a quella preparatoria.
Il pluralismo che contrassegna il nostro tempo pone in discussione l’unicità e l’universalità della mediazione salvifica di Cristo e, conseguentemente, la stessa funzione mediatrice della Chiesa. Emblematica è la comprensione del tradizionale assioma extra Ecclesiam nulla salus,che sinteticamente esprime la necessaria relazione tra Cristo e la Chiesa nell’ottica della salvezza. Molti infatti oggi lo interpretano in maniera tanto pregiudiziale da alterarne il senso. Nella prospettiva dello sviluppo e dell’interpretazione della dottrina dogmatica e dei modelli ecclesiologici, lo studio – basato sulle fonti e su una correlata bibliografia ad hoc – individua le radici dell’assioma risalendo al pensiero di importanti autori cristiani dei primi secoli. Emergono e si precisano così significative coordinate di fondo che puntualizzano progressivamente la natura e la missione della Chiesa. Di non poco conto è soprattutto la rilevanza del contesto ecclesiale, che incide anche sul pensiero degli autori di riferimento riguardante la Chiesa e la sua mediazione salvifica.
In un convegno internazionale svoltosi a Roma teologhe cristiane, e non solo, si sono interrogate sull’importanza della ricerca teologica delle donne per un’Europa che fa fatica a coniugare continuità con il passato e coraggio di apertura verso il futuro. Il Coordinamento Teologhe Italiane (CTI), che di quell’evento è stato promotore, offre a un pubblico ampio e non specialistico voci, idee, riflessioni, confronti. Per molti, forse, l’ingresso delle donne negli ambiti ecclesiali più tradizionalmente maschili, come lo studio accademico della teologia, i compiti pastorali e alcune funzioni liturgiche, suona ancora come un fatto eccentrico. Non è così. Non più soltanto luogo privilegiato dell’esperienza interiore delle donne, il divino è anche l’oggetto di una ricerca tanto appassionata quanto rigorosa di un numero crescente di loro in tutto il mondo.
Sandra Mazzolini è professore di Ecclesiologia presso la Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana e al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma.
Marinella Perroni è professore di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma e professore alla Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» di Roma. È presidente del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI).
Attraverso il diario e gli scritti di Gaetana Sterni, l'autrice ne ricostruisce la vita e la spiritualita.
Il presente presenta la maturazione nell'iter della discussione conciliare sul De Ecclesia partendo dal Concilio Vaticano II con la presentazione della Chiesa come mistero. La ricerca evidenzia alcuni binomi tematici quali missione e natura, dimensione mistica e profilo societario, comunione e distinzione, universalità e particolarità.