Papa Francesco ci invita a sviluppare una «pastorale del vincolo» (AL 211) come chiave per tutta la pastorale familiare. Siamo chiamati ad accompagnare chi si prepara al matrimonio e a fortifi care le famiglie nella loro vocazione. Pertanto questa pastorale del vincolo indissolubile è la chiave per comprendere il cammino d'integrazione delle persone di cui si parla al capitolo VIII. La sfi da consiste nello sviluppare creativamente pratiche concrete di accompagnamento che permettano di rigenerare il desiderio di questi nostri fratelli per condurli di nuovo alla vita piena di Gesù, in consonanza con i sette sacramenti.
L'evocazione dell'espressione "i primi anni di matrimonio" è passata in poco tempo dall'essere un suggerimento per ricordare i migliori anni della vita, a significare piuttosto il tempo di una prova difficile, che è causa oggi della percentuale maggiore di separazioni matrimoniali, che si verificano proprio nell'arco che va dal quinto al settimo anno di matrimonio. Questo cambiamento radicale costituisce il motivo fondamentale della riflessione di questo volume. La Chiesa deve accettare la sfida e ascoltare l'appello ad aiutare le persone nei primi anni di matrimonio. In primo luogo per l'urgenza e le proporzioni stesse della situazione; e poi anche perché, dietro di esso, si trovano alcune chiavi assolutamente essenziali per la nuova evangelizzazione.
L’Area Internazionale di Ricerca in Teologia Morale, con questo volume, intende approfondire nella prospettiva pratica l’indicazione che l’Enciclica Veritatis splendor (n. 48) offre: “La persona, incluso il corpo, è affidata interamente a se stessa, ed è nell’unità dell’anima e del corpo che essa è il soggetto dei propri atti morali. La persona, mediante la luce della ragione e il sostegno della virtù, scopre nel suo corpo i segni anticipatori, l’espressione e la promessa del dono di sé, in conformità con il sapiente disegno del Creatore”. Si tratta di considerare il valore singolare del corpo per la soggettività dell’uomo e rispondere all’esigenza di coordinare la passione con l’azione, l’oggettività con la soggettività, e dal punto di vista teologico, il radicarsi dell’azione del soggetto cristiano nel corpo eucaristico ed ecclesiale.
Cosa è passato dell'insegnamento del Beato Giovanni Paolo II alla Chiesa? Sono tanti i documenti e gli interventi del Papa Polacco durante i suoi ventisei lunghi anni di pontificato. Ma, cosa rimane delle sue intuizioni? Anzi, da dove prendevano avvio le sue parole? Lo slancio verso Cristo, lo ha portato verso l'uomo.
"Anteporre Dio, non presupporlo!": è questo il forte richiamo che Benedetto XVI ha rivolto alla Chiesa e soprattutto a vescovi e sacerdoti, come unico rimedio a quel clericalismo, indicato da Papa Francesco quale causa della crisi degli abusi sessuali, che come una bufera l'ha investita e scossa. Ritrovare col primato di Dio anche il senso dell'Assoluto nella vita spirituale e degli assoluti morali nelle scelte etiche, riscoprire nella Santa Eucaristia la vocazione e la dignità del corpo, apprezzare di nuovo il celibato sacerdotale, per saper rispondere alle sfide del permissivismo o della logica funzionalistica, che dopo la rivoluzione sessuale del 1968 ha investito l'Occidente. Il volume convoca eminenti personalità ed esperti ad una riflessione che riprende l'eccezionale meditazione del Papa emerito, non per alimentare una inesistente contrapposizione, ma per favorire la valorizzazione di quel testo. Saggi di: Card. C. Ruini, R. Voderholzer, G. Crepaldi, S.J. Aquila, J.A. Reig Pla, H.-B. Gerl-Falkovitz, J. Granados, J. Noriega, J.J. Pérez-Soba, A. Diriart, S. Kampowski, F. Pesci, J. Saward, P. Syssoev, N. Bux, G. Kuby, F. Di Noto. Prefattore: Georg Gänswein.
Il volume, pubblicato in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana,raccoglie gli studi di esperti qualificati a livello internazionale nelle differenti discipline, che indagano sulla sessualita' e sulle diverse forme che essa ha assunto nel vissuto sociale contemporaneo. Il suo intento e' quello di raggiungere una piena interdisciplinarieta', grazie al contributo di autori che, pur nella diversita' delle loro prospettive disciplinari, siano accomunati dalla condivisione della luce che l'antropologia cristiana offre all'interpretazione dell'umano, e quindi ad un una visione integrale della persona, nella quale i singoli apporti dei saperi trovino spazio e si ridimensionino, bilanciandosi reciprocamente.