«I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono soltanto all'occhio. Essi suscitano nel loro spettatore - nel loro "audio-spettatore" - una specifica disposizione percettiva, disposizione che, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare audiovisione. Un'attività, questa, che non è mai stata considerata nella sua novità: si continua a parlare di "vedere" un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo. Assistere a uno spettacolo audiovisivo consisterebbe insomma nel vedere delle immagini più sentire dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta al proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l'altra e la trasformi: non si "vede" la stessa cosa quando si sente; non si "sente" la stessa cosa quando si vede. (...) La presente opera è al tempo stesso teorica e pratica, in quanto, descrivendo e formulando il rapporto audiovisivo come contratto (vale a dire come il contrario di un rapporto naturale che rimandi a un'armonia preesistente tra le percezioni), essa delinea un metodo di osservazione e di analisi suscettibile di essere applicato ai film, alle trasmissioni televisive, ai video.» (Michel Chion)
«I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono soltanto all’occhio. Essi suscitano nel loro spettatore una specifica disposizione percettiva, disposizione che, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare “audiovisione”. Un’attività, questa, che non è mai stata considerata nella sua novità: si continua a parlare di “vedere” un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo, per cui si vedono immagini e si sentono dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe circoscritta nel proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l’altra e la trasformi. La presente opera è al tempo stesso teorica e pratica perché delinea un metodo di osservazione e di analisi suscettibile di essere applicato ai film, alle trasmissioni televisive e ai video». (M. C.)
L'AUTORE
Michel Chion (1947), scrittore, compositore, autore di film e video, è un teorico dell’ascolto e dell’audiovisione. Ha pubblicato numerose opere dedicate a registi, alla musica concreta, all’ascolto, alla teoria della sceneggiatura, ai mestieri del cinema. Molti suoi saggi sono apparsi sulle pagine dei «Cahiers du cinéma». Presso Lindau sono stati pubblicati Un’Odissea del cinema. Il «2001» di Kubrick; David Lynch e Stanley Kubrick. L’umano, né più né meno.
Andy Warhol è stato pittore, scultore, fotografo, regista, attore, produttore di musica, uomo di televisione, modello, testimonial pubblicitario. Ed è stato il fulcro di tutto quello che di più innovativo e radicale è stato sperimentato negli anni ’60, al tempo della Pop Art e del cinema underground, e negli anni ’70 e ’80 quando il postmoderno era agli inizi.
La Factory, dove presero forma la sua pittura e successivamente anche i suoi film, era la sua Hollywood privata, una fucina di sogni e un crocevia dove si incontravano mascalzoni, prostitute, artisti e importanti galleristi. Era il luogo dove droga e sesso si praticavano liberamente, dove la rivoluzione dei costumi era all’avanguardia, dove tutto poteva succedere e succedeva.
Artista straordinariamente esigente e complesso, sempre in bilico tra candore ed esibizionismo, provocazione e reticenza, Warhol fu geniale al tempo dei barattoli di zuppa Campbell, dei ritratti di Marilyn Monroe e Che Guevara, delle Electric Chairs, del disco The Velvet Underground & Nico, di pellicole quali The Chelsea Girls e Lonesome Cowboys, ma anche alla fine della sua vita quando dipinse gli straordinari Camouflages e le vertiginose variazioni dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci, tra le sue opere più vitali.
Dopo la morte vennero scoperti molti lati nascosti della sua esistenza e la maschera andò in frantumi. Ciò che solo gli amici più intimi conoscevano divenne di dominio pubblico: in primis, la sua sorprendente fede cattolica.
In questa biografia «definitiva», Michel Nuridsany è andato oltre i luoghi comuni che circondano l’icona di Warhol. Ha incontrato i suoi amici e i tanti artisti che hanno fatto riferimento a lui, ha ricostruito passo per passo il suo percorso, ha ricercato immagini, suoni, gesti e parole di un’epoca vicina ma perduta, si è imbevuto dello spirito e delle atmosfere di New York, per capire chi è stato davvero l’artista che ha cambiato l’arte contemporanea.