Questo libro vuole rendere un servizio alla comprensione dell'Esortazione post sinodale Amoris Laetitia a cinque anni dalla sua promulgazione. Il testo del documento, pur essendo di facile lettura, resta ugualmente complesso per la sua stessa lunghezza, per la molteplicità delle questioni trattate, per le questioni teologiche che stanno dietro a molti paragrafi. Perciò crediamo sia utile estrarne i passi essenziali e corredarli di un sintetico commento, che permetta così di avere un'idea sufficiente della ricchezza del testo. Il volume può essere letto in continuità, come un altro libro qualsiasi, ma il lettore vedrà che la materia è divisa in 18 schede, che possono diventare tappe di una cammino spirituale o di un itinerario per gruppi familiari.
Negli ultimi tempi papa Francesco è intervenuto su alcuni temi di grande rilevanza bioetica: l'accanimento terapeutico, l'eutanasia, le cure palliative e la sedazione profonda. Quasi in contemporanea il Parlamento italiano ha approvato la legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento (DAP). Francesco svolge lo sguardo all'umanità concreta a cui il Vangelo deve essere annunciato, e vi legge una condizione di bisogno, di cura di difesa, di misericordia, dalla quale la Chiesa non può non sentirsi interpellata. Ne emerge anche un'analisi circa l'attuale situazione dell'eutanasia nel mondo e le ragioni pro e contro tale pratica e viene esaminata la recente legge italiana sul biotestamento.
L'esortazione post sinodale Amoris laetitia porta molte novità alla pastorale della famiglia. Il presente volume di Michele Aramini, fa emergere le ricchezze e le potenzialità del lungo testo che ha bisogno di essere letto in profondità. Nell'introduzione si fa un inquadramento dell'esortazione e si presenta il metodo di lavoro per le schede che compongono il testo. Seguono poi le schede di approfondimento per ogni capitolo del testo, in numero variabile a seconda della lunghezza dei capitoli dell'esortazione. Ogni scheda è composta di: 1. una breve introduzione all'argomento del capitolo 2. la citazione di alcuni passi rilevanti 3. Il commento teologico pastorale 4. Alcune domande per approfondire il testo e avviare una eventuale discussione nei gruppi familiari. Il testo può essere usato come strumento di lavoro per i gruppi familiari o i gruppi di catechesi parrocchiale ed anche letto singolarmente come efficace e sintetico strumento di approfondimento.
Oggi si tratta, per così dire, di ribattezzare la parrocchia, cioè di reimmergerla nelle caste acque del mistero, richiamandola e ripensandola con i religiosissimi nomi, con i quali la Scrittura e il Concilio chiamano la chiesa... Infine, in occasione del suo nuovo battesimo alla parrocchia sarà dato il nome di: Parrocchia sinodale, casa del popolo di Dio. Sono parole ricavate dal ricco dizionario ecclesiale e pastorale che papa Francesco va scrivendo con creatività alta giorno dopo giorno. Insomma, parliamo di una parrocchia, ripensata nell'ottica di una 'chiesa in uscita', che è una casa del popolo di Dio e, perciò, una "parrocchia sinodale". La parrocchia va immaginata nella prospettiva sinodale, una scelta, questa, lungimirante, dal momento che la sinodalità è una parola da millennio...
«Chi, come me, ha conosciuto bene Jorge Mario Bergoglio prima che fosse scelto dalla Provvidenza divina a svolgere il servizio di Vescovo di Roma [...] sa che Dio non sbaglia mai e che ci ha dato il Santo Padre di cui avevamo bisogno. [...] Molto si è scritto, molto si è detto su papa Francesco, ma il lavoro di mons. Michele Giulio Masciarelli è uno dei migliori che ho potuto trovare in questi mesi. [...] L’equilibrio e l’intelligenza di far spazio alla sua sensibilità artistica, la quale si concretizza in 13 poesie che scandiscono il testo, il ricorso agli echi della tradizione patristica e della riflessione teologica fanno di questo libro quasi un piccolo trattato di “Assiologia della fede”. Così che la lettura di esso, oltre a essere piacevole, interroga, stimola, obbliga a riflettere. [...] Non è facile scrivere su qualcuno che ogni giorno sta lasciando una traccia, ma mons. Masciarelli, come un vero “archeologo della carità”, ha saputo trovare le impronte di luce, di bontà, di spirito evangelico che il Papa imprime con i suoi gesti e con le sue parole: sono le impronte create da un Discepolo che conosce bene e segue con fedeltà il suo Maestro e Signore» [dalla Prefazione].