Attraverso le storie di tante persone, ma soprattutto attraverso se stessa, Annalisa racconta il dolore e gli errori, l'elaborazione del lutto e la forza. Un successo di tutti e per tutti. Annalisa è in macchina, di ritorno da Lione, dove ha vissuto il suo più grande successo sportivo dopo le olimpiadi. Sta affrontando una crisi, personale e di coppia. Un simbolico viaggio durante il quale comprende la fine del suo matrimonio, non solo nell'esaurirsi del legame emotivo, ma anche nella necessità di staccarsi completamente da quella vita per ricostruirsi e cercare la gioia che si è accorta mancarle totalmente. Da questa immagine, da questo forte dolore, inizia per Annalisa un viaggio, un errare tra le vicende delle persone che incontra lungo il suo cammino professionale e personale. Cinque storie che si intrecciano con la sua personale rinascita, passata necessariamente attraverso le fasi di elaborazione del lutto.
"Iride" è il racconto della vita e del percorso di fede di Annalisa Minetti, finalista di Miss Italia, cantante vincitrice del Festival di Sanremo, moglie, madre e atleta. Annalisa, nonostante la cecità da cui è affetta, è sempre stata una sportiva e il suo talento e la sua costanza le hanno permesso di qualificarsi e vincere la medaglia di bronzo nei 1500 metri ai Giochi Paralimpici di Londra 2012, bronzo che le è valso il record del mondo nella categoria T12 (non vedenti); un risultato straordinario ottenuto grazie anche all'aiuto di Andrea Giocondi, mezzofondista che prese parte alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, insieme al quale si allena e partecipa alle competizioni. Questo libro - composto da un capitolo per ciascun colore dell'arcobaleno non è quindi solo il racconto di una vita, ma soprattutto di un cammino costante di fede, di un affidarsi che permette di superare gli ostacoli che ci si parano dinanzi e di trasformare le difficoltà in opportunità.
É questo il titolo della canzone sulla donazione degli organi, il cui scopo è ridurre le lista d’attesa di quelle persone (9mila circa, oggi in Italia) che aspettano un trapianto.
A cantarla sono due grandi artisti, che hanno messo voce e cuore per ricordare quanto un gesto possa diventare “Ancora Vita”: Toto Cutugno e Annalisa Minetti.
Gli autori sono il musicista Andrea Mercurio e Walter Savelli, pianista di eccelsa levatura che da oltre trent’anni collabora con Claudio Baglioni.
Il testo è stato scritto in stretta collaborazione con l’AIDO Nazionale.
Questa canzone è un ringraziamento a tutti i donatori sconosciuti, che hanno cambiato la fine in un nuovo inizio, e un invito a riflettere sull’importanza di una scelta consapevole come la donazione, con la testimonianza di persone trapiantate che ne hanno ispirato i versi. Ancora vita celebra il loro ritorno alla vita, in tutta la sua intensità e con tanta gratitudine verso quel gesto che fa di ogni attimo un dono inestimabile: ”sono vivo e canto, sogno e vivo tanto, sento quell’amore che può far cambiare vita e morte, sogno e vivo forte, sento ogni attimo che c’è”.