Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d'amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d'amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall'alto del monte domina l'Isola del canto - Uta-jima - come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.
La figura di Kiyoaki, personaggio ultrasensibile a causa di una raffinata quanto ingannevole educazione, si staglia in primo piano; Honda, l'amico, è invece sordo al richiamo dei sentimenti e proteso esclusivamente verso la vita attiva. Della nevrotica incertezza di Kiyoaki è vittima l'enigmatica e splendida Satoko, che spegnerà il suo amore disperato chiudendosi in clausura. altri personaggi complementari sono indispensabili per comprendere un Giappone dove retaggio storico, valore morale della tradizione, riti secolari, primato religioso svolgono una funzione determinante sulla sorte esistenziale del singolo non meno che della comunità.
"Se la causa della decadenza è la malattia, allora la causa fondamentale di essa, la carne, è una malattia. L'essenza della carne è la decadenza. La funzione della carne, collocata nel trascorrere del tempo, è quella di testimoniare la distruzione e la decadenza." Honda Shigekuni, indimenticabile protagonista della tetralogia "Il mare della fertilità" che trova compimento in questo romanzo, giudice ormai in pensione, adotta con grande slancio l'orfano Toru. In lui vede l'ennesima reincarnazione del suo amato e perduto compagno di scuola Kiyoaki. Ma si tratta dell'inseguimento di qualcosa di impossibile da raggiungere... Un grande romanzo sul dolore e sul disfacimento di ogni illusione, completato da Mishima il giorno stesso in cui commise seppuku.
“Il tempio dell'alba” è il terzo romanzo della tetralogia del “Mare della fertilità” (secondo "National Review": “un'eredità letteraria di caratura paragonabile a quella lasciata da Proust”) dopo “Neve di primavera” e “A briglia sciolta”. Ne è protagonista Shigekuni Honda.La storia è quella del suo ossessivo inseguimento di una magnifica donna (una giovane principessa thai conosciuta in un viaggio di lavoro a Bangkok) e, allo stesso tempo, della sua altrettanto appassionata ricerca dell'illuminazione. “Il tempio dell'alba” è una potente rappresentazione della vita in Giappone dai primi fuochi della seconda guerra mondiale all'immediato dopoguerra, mentre va in scena il tragico anelito di un uomo ormai anziano alla ricerca della liberazione spirituale in un amore di esasperata sensualità.
Naboru Kuroda ha tredici anni, vive a Yokohama solo con la madre Fusako da quando il padre è morto,cinque anni prima. È un ragazzo duro e orgoglioso della propria insensibilità, che ama però spiare la madre quando si spoglia nuda per coricarsi. Una sera viene ospite da loro un ufficiale di marina, Tsukazaki Ryuji, e la donna gli si concede di nascosto dal figlio che però li osserva alla luce della luna. E questa sarà per lui un'esperienza voluttuosa e illuminante. Intanto Ryuji pur impacciato nell'esprimere e riconoscere i sentimenti, capisce che Fusako, con la sua bellezza imperturbabile e sensuale, è la donna della sua vita. Naboru, da parte sua, prova a spiegare alla sua piccola banda di amici, nichilisti come lui e crudeli per scelta, che meraviglioso uomo di mare sia l'amante della madre. Ma si ricrederà e dovrà rassegnarsi alla volontà sadica dei compagni, al loro delittuoso anelito di negare ogni senso al mondo. Mishima scandaglia con maestria il fondo oscuro dell'animo di questi ragazzi per i quali, che si tratti di un gatto sfortunatamente capitato nelle loro mani o di un uomo, conta solo la capacità di non provare compassione o emozione nell'aggredire. Per loro che si affacciano alla vita, la maturazione pare non consistere in altro che nell'impassibilità davanti all'esperienza del sangue e della morte.
Shunsuke è un anziano e celebre scrittore, che dubita delle proprie qualità artistiche e soffre della propria bruttezza e mancanza di seduzione, che gli hanno fatto sviluppare una forma di misoginia. Yuichi invece è un bellissimo giovane, adorato da donne e uomini, e lo stesso Shunsuke ne subisce il fascino. Quando Yuichi, sul punto di sposarsi, gli svela di provare desideri omosessuali, il vecchio gli propone un patto che lo trasformerà nel suo strumento di vendetta. A causa del suo individualismo narcisista, del carattere glaciale e della voluttà che prova a far soffrire chi lo ama, il giovane è il soggetto perfetto per conquistare le donne e poi lasciarle crudelmente vendicando così tutti gli abbandoni subiti da Shunsuke. Lo scrittore in cambio lo introdurrà alla vita sessuale e al corteggiamento delle donne, concedendogli anche il prestito in denaro che gli occorre, e intanto lui frequenterà locali e uomini gay. Tra le braccia di Yuichi cade anche la bella, giovane e infelice Yasuko, che ha rifiutato Shunsuke. I due si sposano, ma lui la tradisce e non la amerà mai, interessato com'è a soddisfare solo il proprio piacere carnale con begli uomini e a intessere sempre nuove relazioni omo ed eterosessuali che gli rimandano l'immagine della propria bellezza.
Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d'amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d'amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall'alto del monte domina l'Isola del canto - Uta-jima - come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.
Pubblicato a puntate su una rivista femminile nipponica nel 1966, "Abito da sera" (Yakailuku) è un'opera atipica nel panorama della produzione dello scrittore giapponese, solitamente incentrata sui temi alti ed eroici. Rimasto finora inedito in Italia, il testo costituisce una feroce, irresistibile satira dell'alta borghesia giapponese nel dopoguerra, prona ai desideri degli occidentali, stregata dal fascino di modelli di vita viziati e dimentica dell'antica, nobile tradizione del paese dei samurai.
Tutti i grandi temi della ricerca letteraria di Mishima sono rappresentati in questi racconti: il mito della bellezza, l'equazione violenza-bellezza e bellezza-morte, l'erotismo, il rifiuto della decadenza spirituale del Giappone moderno, il rimpianto per un mondo tradizionale puro ed eroico che trova nel samurai la sua espressione spirituale più alta, l'orrore per la decadenza fisica, il rifiuto di vivere in un mondo privo di valori che non siano quelli del benessere materiale e del successo.
I due volumi coprono gli anni dal 1949-1961 e dal 1962 al 1970. I racconti e i romanzi scelti sono fra i più rappresentativi della sua produzione e includono i capolavori che gli hanno assicurato il successo e che si possono considerare manifesti della sua concezione estetica. Ne sono argomenti essenziali, espressi in un linguaggio estetizzante e raffinatissimo, l'erotismo e l'omosessualità, il mito della forza, l'identificazione della bellezza con la morte e con la violenza. Ma i temi trattati dallo scrittore sono vari e molteplici, come testimoniano i racconti affiancati ai grandi romanzi: dalla cultura giapponese classica elegante e raffinata, alla letteratura occidentale, al teatro kabuki e ai suoi attori.
Tra gli scrittori giapponesi che hanno riscosso in Italia il maggior successo negli ultimi cinquant'anni, il nome di Mishima Yukio si segnala non soltanto per il numero relativamente alto di opere tradotte, ma anche per la regolarità con cui i suoi romanzi e racconti sono apparsi nelle librerie italiane. Questo primo volume contiene: La leonessa; Colori proibiti; La morte di Radiguet; L'amore dell'abate di Shiga; Il Padiglione d'oro; Onnagata; La casa di Kyoko; Patriottismo.
Giappone, primi anni Sessanta. La vita tranquilla, discreta, regolare della famiglia Òsugi viene sconvolta da eventi meravigliosi: uno a uno, padre, madre, figlio e figlia avvistano misteriosi chiarori e ricevono messaggi telepatici da creature di un pianeta lontano. E, attraverso il contatto con gli alieni, fra timore e stupore scoprono un segreto sepolto nella loro memoria... "Stella meravigliosa", che pure svela la passione del grande scrittore giapponese per l'ufologia e le possibilità di vita extraterrestre, non è un romanzo fantascientifico in senso stretto: fantasia e realtà si intrecciano per immergerci in un mondo portatore di fondamentali interrogativi universali.