Quale rapporto c’è tra l’appartenenza cristiana e quel cammino che ci rende maggiormente capaci di umanità? Nel vangelo non vi è un codice religioso, bensì una fede, il cui orientamento di fondo è una prassi umanizzata. L’umanesimo evangelico − che trova la sua più alta espressione nell’amore del prossimo, fino all’amore per il nemico − oltrepassa la semplice prospettiva morale e si basa sul modello di Gesù che nella propria vita ha manifestato l’umanità di Dio: ciò che Gesù ha di eccezionale non è di ordine religioso, ma umano. La salvezza, infatti, è nel cammino di umanizzazione dell’uomo e Gesù ne ha dato l’impulso, insegnandoci a guardare a Dio come al Padre di tutti.
Joseph Moingt (Salbris 1915), gesuita, è considerato uno dei più grandi teologi francesi. Ha insegnato alla Facoltà dei gesuiti di Lyon-Fourvière, all’Institut catholique e al Centre Sèvres di Parigi. Dal 1968 al 1997 ha diretto la rivista Recherches de Science Religieuse. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Gesù è risorto! Storia e annuncio (2010).
Per una comprensione spirituale ed esistenziale
del mistero centrale della fede cristiana
La ragione per riflettere sul legame tra la fede e la resurrezione di Gesù è duplice: da un lato la resurrezione è il fondamento della fede in Cristo Figlio di Dio; dall’altro lato sembra diventato molto difficile per la nostra epoca credere a questa resurrezione. Ma la fede nella resurrezione di Gesù non è il credere a un prodigio insolito o al mito di un altro mondo: è l’inserirsi in una visione di storia, è un orientamento di vita, una decisione di ogni istante, è un impegno a vivere una vita sempre nuova perché incessantemente strappata al compiacimento di sé, all’inerzia, alla sufficienza.
Joseph Moingt (Salbris 1915), gesuita, è considerato uno dei più grandi teologi francesi. Tuttora attivissimo, ha insegnato alla Facoltà dei gesuiti di Lyon-Fourvière, all’Institut catholique e al Centre Sèvres di Parigi. Dal 1968 al 1