Il libro riporta le omelie tenute da don Carlo Molari nel periodo 2000-2010 sui Vangeli delle domeniche del ciclo pasquale (dalla Quaresima fino alla Pentecoste) e si affianca al precedente Quando Dio viene nasce un uomo con le omelie sui Vangeli del Natale. Entrambi sono parte del processo di diffusione del pensiero dell'autore che si è articolato in questi ultimi anni attraverso la pubblicazione di diverse opere curate da suoi discepoli. Anche questo volume, nei suoi riferimenti, si collega direttamente a Il cammino spirituale del cristiano, citato in nota, in quanto ne riprende, espande e radica i messaggi e i contenuti nella riflessione su Gesù di Nazaret. I due libri di questo ciclo, che portano il nostro sguardo agli eventi della nascita e poi della passione, morte e resurrezione di Gesù, mostrano come solamente attraverso i suoi commenti ai Vangeli si arrivi a comprendere in che misura il riferimento a Gesù abbia inciso nella vita di don Carlo Molari e cosa lui intendesse con il suo tanto frequente invito a immedesimarci nella figura di Gesù fino ad riviverne gli stati d'animo e il modo di porsi di fronte alle persone che incontrava e agli eventi della vita.
Prosegue l’opera di diffusione del pensiero del teologo Carlo Molari, in collegamento alla sua opera principale Il cammino spirituale del cristiano e in riferimento continuo ai suoi contenuti, che vengono qui ampliati e radicati nella riflessione su Gesù di Nazaret.
«Quando Dio viene nasce un uomo. Quando Dio viene crescono i suoi figli e la vita fiorisce in noi in umanità piena. Noi attendiamo Dio che viene incontrando uomini, perché la Sua azione si esprime nei gesti, nei pensieri, nelle parole, nella misericordia di creature che arrivano, pur nei loro limiti e incompiutezze, a fare di se stesse trasparenza di Dio.»
Il modo di fare teologia di Carlo Molari è accessibile a tutti perché nasce ed è alimentato dall’esperienza del vivere. Queste riflessioni sui Vangeli costituiscono un percorso ulteriormente facilitato alla comprensione del pensiero e della spiritualità del maestro.
Il riferimento alla vicenda storica di Gesù, a partire dai Vangeli del Natale (e che prosegue in un secondo volume dedicato ai Vangeli della Pasqua) e in stretto parallelo con le vicende umane in cui ciascuno può riconoscersi, offre un contesto di esemplifi­cazione e applicazione pratica dove il pensiero teologico dell’autore emerge con chiarezza e ampiezza di implicazioni. Infatti, a quei temi della riflessione che i racconti dei Vangeli sollecitano viene gene­ralmente dato modo di esprimersi con una estensione e una concretezza mag­giori rispetto alla trattazione sistematica sviluppata ne Il cammino spirituale del cristiano cui si fa qui riferimento.
Si manifesta così lo stretto intreccio fra la meditazione delle Scrit­ture, in particolare i Vangeli, e lo svolgersi del pensiero teologico e delle indi­cazioni per la vita dello spirito da parte dell’Autore, che a sua volta ha portato lo sviluppo della spiritualità e del pensiero vitale del maestro a una penetrazione più profonda della vicenda di Gesù: a partire dalla precisione degli inquadramenti storici, attraverso l’immedesimarsi negli eventi della sua vita e il riviverne gli stati d’animo – lo sguardo fisso su Gesù – fin quasi ad assumerne sensibilità, atteggiamenti interiori e modi di porsi di fronte alle situazioni dell’esistenza. Tutto questo dà al suo modo di leggere i Vangeli una notevole perspicacia interpretativa proprio per la profondità con cui don Molari è penetrato nella conoscenza della vicenda umana in generale, e di quella dell’uomo chiamato Gesù in particolare.
(Dalla prefazione di Ornella Stazi, che negli anni ha trascritto, e infine selezionato, le omelie per la pubblicazione, e di Francesco Nicastro, curatore del volume)
I temi centrali del pensiero del teologo Carlo Molari in un'unica opera. Le dinamiche della vita spirituale e di fede e le motivazioni di carattere concettuale e teorico Il nuovo libro del teologo Carlo Molari (1928) è prevalentemente tratto dalle centinaia di pagine trascritte, e riviste dall'Autore, dalle registrazioni dei corsi da lui tenuti a Camaldoli nel periodo 2012-2019, ogni anno su un tema specifico, e che sempre includono le considerazioni fondamentali e ricorrenti dei temi centrali del suo insegnamento: le dinamiche della vita spirituale e di fede - un'illustrazione di carattere pratico e di guida all'esercizio personale - e le relative motivazioni di carattere concettuale e teorico. Il cuore e lo scopo dell'insegnamento di don Carlo è il come vivere la vita spirituale. Per i cristiani questo passa attraverso l'esperienza della fede in Dio secondo il modello tracciato dal Gesù della storia; per tutti gli uomini attraverso la consapevolezza della dipendenza da una forza più grande e la volontà di adeguare a essa la propria esistenza Il pensiero dell'Autore si colloca nella prospettiva evolutiva da tempo tracciata dal pensiero scientifico e ormai fatta propria dalla Chiesa nei suoi documenti ufficiali; la sua teologia si sviluppa all'interno di questa visione del mondo che getta una luce nuova, e straordinariamente efficace, sul vivere dell'uomo e sulla creazione, sulle sue meraviglie e i suoi abissi; e dunque, per chi crede, sul nostro rapporto con il divino. È una teologia che non intimorisce né scoraggia i non addetti perché non è disquisizione accademica e dottrinale, ma offerta di vita profondamente vissuta e meditata. Oltre a ciò, questo libro è ricco di riferimenti ai dati che la scienza oggi ci offre: dagli studi sul cervello a quelli sul tempo, dalla fisica del cosmo alla fisiologia, dall'antropologia agli studi storico-linguistici.
L'uso del termine "espiazione" nella religione cristiana è ancora oggi motivo di grande confusione perché nell'uso corrente ha un significato molto distante da quello originale biblico. Il termine è spesso connesso a quello di soddisfazione, che ha origini giuridiche e connotazioni quindi molto diverse. Per rendere conto delle contaminazioni avvenute nella storia della Chiesa e nel senso comune dei credenti cristiani, secondo Carlo Molari, uno dei più grandi teologi italiani viventi, è ormai necessario distinguere tra l'espiazione biblica, che è un atto divino di offerta di perdono (un atto discendente della misericordia di Dio) e la soddisfazione di cui parla una certa la teologia "giuridica" che dovrebbe essere ormai abbandonata (un atto ascendente per cui l'uomo soddisfa, ripara una colpa commessa). E in questo senso nel libro sarà rivisitato il significato della croce e della morte di Gesù e l'equivoco del sacrificio.