Immagina di essere sveglio in una notte afosa. Immagina di amare ancora chi ti ha lasciato da due mesi. Immagina che sia proprio il tuo amore a telefonarti, in quella notte di desiderio e di abbandono. Ma non telefona per chiederti perdono. Telefona per dire addio, a te e alla vita. E allora non potrai che parlargli, parlargli e parlagli ancora, perché sai che è l'unico modo per ancorarlo alla vita. Ma, mentre gli parli al telefono, riuscirai a raggiungerlo, nella sua città, prima che sia troppo tardi?
Agosto 1984. I protagonisti di "Macchie rosse" sono al Lido di Spina, una località di villeggiatura sulla costa emiliana dove hanno passato insieme ogni loro vacanza, dalla nascita a oggi. Titi, la caustica e indomabile narratrice; Ale "così bello e precario"; Luca, con quel sorriso stentato, "come se sorridesse suo malgrado"; Fizz, trentenne angloindiano, che morde il presente per digerire il passato; Morgana, Babe, Daria e tutti gli altri si accingono a passare insieme anche questa vacanza, convinti che sarà identica alle altre. Ma l'agosto 1984 si rivelerà diverso. Basterà una sola casualità perché gli scheletri escano dall'armadio e ognuno dovrà confrontarsi con la faccia sconosciuta dei suoi compagni e di se stesso.