In occasione del centenario della nascita di Alberto Moravia, questo cofanetto propone il testo del suo capolavoro giovanile, aggiornato e corretto secondo la versione originale e accompagnato da un apparato critico con le recensioni inedite firmate al momento della sua pubblicazione dai nomi più prestigiosi del tempo, e l'interpretazione da parte di Toni Servillo, con musiche di Fabio Vacchi, riprodotta nei 6 CD Audio.
Il volume raccoglie alcuni capolavori della "seconda" fase della produzione narrativa dell'autore, il celebre "La noia", cui fa seguito "L'attenzione". Di entrambi i testi vengono fornite le versioni canoniche, ma con l'aggiunta delle redazioni precedenti, inedite. Il volume contiene inoltre i racconti di "L'automa", quelli di "Una cosa è una cosa" e una scelta di racconti dispersi.
Il secondo volume delle opere complete di Alberto Moravia comprende tre romanzi ("La mascherata", "La romana" e "La disubbidienza"), il celebre racconto lungo "Agostino" e le raccolte di novelle "L'amante infelice", "L'epidemia", "Due cortigiane", "L'amore coniugale" e altri racconti. Come nel primo volume, anche qui fanno seguito alcuni racconti dispersi, che appaiono per la prima volta riuniti nell'ambito dei progetto complessivo di riedizione delineato da Enzo Siciliano. Apre il volume una introduzione di Piero Cudini.
Il volume, in due tomi, contiene tre romanzi, "II conformista", piccolo gioiello di analisi della "falsa coscienza" della borghesia, il celebre "La ciociara", "ll disprezzo" e i racconti di "L'epidemia", oltre alle raccolte "Racconti romani" e "Nuovi racconti romani". Del "Conformista" e della "Ciociara" vengono presentati importanti inediti, espunti dalle versioni canoniche. Una scelta di racconti dispersi e le note ai testi completano il volume.
L'amicizia fra Maurizio, cinico e dongiovanni, e Sergio, antifascista incapace di agire e pieno di rancore inespresso nei confronti dell'amico più fortunato, raccontata in tre momenti diversi, da tre voci diverse. Dal litigio a causa di una vedova, Emilia, che entrambi amano e che spinge Sergio a rompere i rapporti con Maurizio, agli scontri per la diversa posizione sociale, che ispira a Sergio, comunista, continue rivendicazioni di classe, ai compromessi, i tradimenti le sfide nel contendersi Nella, una ragazza di umili origini, arrivata a Roma per trovare lavoro e amata prima da Sergio poi da Maurizio.
Cinque racconti romani emblematici nell'attenzione di Moravia per la sua città. Tre provengono dal volume dei "Racconti romani" (1953) e due da quello dei "Nuovi racconti romani" (1959). Documentano tipi umani diversi: una coppia di poveri borgatari, un giovane barista nervoso, un vecchio che si accontenta di lavori occasionali, un esperto falegname ancora innamorato della sua donna, un gruppo di giovanotti 'vitelloni'.
Nel primo volume di questa nuova edizione rilegata delle opere complete di Alberto Moravia troviamo innanzitutto i due romanzi giovanili fondamentali, "Gli indifferenti" e "Le ambizioni sbagliate". Per quanto riguarda i racconti, i criteri editoriali seguiti prevedono il ripristino delle raccolte originali. Ecco allora le novelle di "La bella vita", "L'imbroglio" e "I sogni del pigro". Conclude l'opera una serie ragionata di racconti dispersi.
La terza parte delle Opere di Alberto Moravia, proposta in due tomi raccolti in un cofanetto, propone i romanzi e i racconti risalenti al periodo 1950-1959: "Il conformista" (con un episodio espunto), "I racconti", "Racconti romani", "Il disprezzo" (con un capitolo espunto), "L'epidemia", "Racconti surrealistici e satirici", "La Ciociara" (con la conclusione espunta), "Nuovi racconti romani" e "Racconti dispersi".
"La donna leopardo" appartiene alla serie dei romanzi moraviani a respiro breve, come "Agostino", "La Disubbidienza", "L'Amore coniugale". È la storia, volutamente priva di soluzione, di un tradimento amoroso, di una sofferenza voyeuristica e di una dolente incapacità di comprensione, e segna uno dei punti più alti della meditazione esistenziale di Moravia: la vita non si conosce e noi non la conosciamo. Pubblicato nel 1991, "La donna leopardo" è ascrivibile a quello che Cecchi definiva "il Moravia migliore".
Pubblicato nel 1941 e prontamente sequestrato dal regime fascista, "La mascherata", il cui protagonista è un dittatore, è uno dei romanzi più originali e apertamente provocatori di Moravia. Apologo satirico scritto con uno stile narrativo tutto azione, rapido e serrato, poggia su una trama politica in cui si intrecciano le vicende dell'amore del generale Tereso Arango e di Fausta e altre storie di rivalità e potere. Scritto nel 1935 dopo un viaggio in Messico, "La mascherata" si avvale di uno scenario da America latina, ma esprime tutte le ambiguità di un'epoca in cui le prospettive politiche si affermavano nelle dittature di Mussolini, di Hitler, di Stalin o nelle democrazie imperialiste e colonialiste francesi e inglesi.
Scritto nel 1965, cinque anni dopo "La noia", "L'attenzione" continua il discorso cominciato nell'opera precedente riproponendo il tema di fondo: l'inautenticità della realtà. La struttura dell'opera è quella del romanzo nel romanzo che sta scrivendo, di cui è egli stesso il protagonista. Il centro della vicenda è un rapporto incestuoso, o che potrebbe divenire tale, tra padre e figliastra. Il padre vive in prima persona la tentazione di infrangere il tabù dell'incesto, mentre lo scrittore si pone come lucido osservatore della tentazione stessa. Ma quando l'uomo si accinge a rivedere il diario che dovrebbe costituire la base del romanzo, si accorge di quanto poco esso rispecchi la realtà che egli aveva voluto riprodurre.
"Gli anni Quaranta sono, per molti versi, uno dei periodi più ricchi della creatività di Alberto Moravia. L'espressione va intesa non solo in senso puramente quantitativo (i ritmi di scrittura moraviani permangono costantemente alti), anche se, già da questo punto di vista, i cinque romanzi ("La mascherata", "Agostino", "La romana", "La disubbidienza", "L'amore coniugale") e i numerosi racconti testimoniano, con la loro stessa mole, di una generosità creativa probabilmente senza pari nel nostro Novecento. Senza pari soprattutto ove si guardi, poi, alla qualità delle opere." (dall'introduzione di Piero Cudini)