Ci troviamo in un’epoca-chiave della storia dell’umanità il cui esito può essere catastro co per tutto quello che abbiamo n qui chiamato umanità, epoca nella quale avviene un mutamento profondo e repentino delle condizioni percettive e cognitive, una trasformazione fondamentale della mente della quale non possiamo renderci conto in pieno. Ma si dice che i momenti critici nascondano sempre un’opportunità.
Il libro è rivolto a chi è attento alle trasformazioni del nostro vi- vere quotidiano a seguito non solo del nuovo ambiente creato dalle tecnologie, ma del modo in cui ci stanno cambiando, antropologicamente e biologicamente, nonché ai problemi – che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni – che comporta il necessario adattamento.
"Zhuang Zi (o Chuang Zu, come si scriveva una volta, o Ciuanghezzù, come qui romanescamente viene tradotto), è l'intestatario del secondo grande libro del taoismo, che risale a 2500 anni fa. Questo libro porta in sé una filosofia comica, per mostrarci la nostra alienazione quotidiana a tutti i "si dice", "si fa così", "si deve pensare così" - fino a perderci nel mare delle parole astratte, che ci rendono tanto più imbecilli quanto più si crede d'essere sapienti. Per questo tutte le traduzioni di Zhuang Zi redatte in una lingua ufficiale, seriosa e scolastica, hanno già perso per strada i tre quarti del loro bagaglio" (Gianni Celati). Ed ecco l'impresa di Morelli: tradurre il libro in una lingua rude e inventiva, nel solco dei vecchi poeti in romanesco.