"Si sente spesso dire 'Come è difficile il mestiere di genitori...'. E proprio questo il punto: essere genitori non è un mestiere, non è un progetto da portare a compimento. Se essere bravi genitori diventa un compito, allora sì che abbiamo fallito. I bambini non si domandano se sono bravi figli. Dovremmo imparare da loro. Educare è prima di tutto stare con i propri figli senza nessun retropensiero. Vale a dire senza un fine, senza il progetto di migliorarli. 'Migliorarli' significa sempre omologarli al pensiero convenzionale e mettere a rischio la loro unicità. Questo libro non propone modelli educativi da perseguire, che diventano vecchi subito dopo essere stati annunciati. Capovolge l'idea di educazione: non più centrata su obiettivi da raggiungere, su compiti e punizioni, ma sul talento, su cosa caratterizza i nostri piccoli. La stella polare dell'educazione è chiedersi che cosa li rende unici, chiedersi: 'Che fiore è mio figlio?'. E lasciare che cresca. Se ci liberiamo dai luoghi comuni, dai falsi miti, delle idee sbagliate che contaminano la nostra epoca, accompagnarli verso la felicità diventa la cosa più semplice, naturale e spontanea che esista." (Raffaele Morelli)
"I pensieri sono pesanti come il fango: solo lo sguardo interiore libero è capace di portarci in un'altra dimensione di noi stessi. Una dimensione in cui le cose avvengono senza che neppure ce ne accorgiamo. Si sta con se stessi, senza alcun giudizio. Diventi vuoto, diventi nulla e sei come una pianta che germoglia. Sbocci come il fiore, il tuo fiore, e arrivano le parole dell'indicibile." (Raffaele Morelli)
"Ogni nostro disagio non è altro che la voce inascoltata dell'anima che vuole farci ritrovare la nostra unicità, il nostro destino. Allora quando arrivano l'attacco di panico, la depressione, i disturbi psicosomatici dobbiamo soltanto chiederci: quale strato profondo di me vogliono portare alla luce? Per guarire dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere il mondo: diventare più misteriosi, più incerti, imparare ad amare gli imprevisti, ascoltare sempre meno il parere degli altri, affidarci sempre più al lato oscuro e quindi alla vita. Diventare più saggi, di quella saggezza che non viene dal sapere razionale, ma semplicemente dallo stare nelle cose, così come sono: chi impara a stare bene non ha la velleità di cambiare il mondo. Fidarci di quel luogo oscuro che chiamiamo "anima". Che cosa dobbiamo temere se qualcuno guida la nostra esistenza?"
"Crediamo di essere speciali per i traumi che ci sono capitati e così ne facciamo una ragione di vita, pronti a raccontarli al primo venuto. Una madre che ci ha abbandonato, un padre tiranno, un lavoro insoddisfacente, un matrimonio infelice finiscono per catturare il nostro sguardo e farci credere di essere condannati a un destino ingrato. Niente di più falso! Mentre pensiamo alle delusioni che hanno segnato la nostra vita, perdiamo di vista che un processo creativo continua instancabilmente a produrre la nostra unicità. Se penso di essere "quello che è stato ferito", la mia interiorità viene riempita dal passato e dal ricordo, che prendono così il sopravvento su tutte le risorse dell'inconscio che, invece, sarebbero capaci di veri prodigi terapeutici. Questo libro è dedicato a tutti coloro che vogliono smettere di lamentarsi, di credere che è capitata loro una vita sbagliata. A coloro che non vogliono usare i loro insuccessi, le loro sfortune, le loro sconfitte come alibi per la rinuncia a vivere. È scritto per chi, come me, ritiene che siamo abitati da forze provvidenziali, capaci di farci guarire come per miracolo. In questi anni, con l'équipe di psichiatri, psicoterapeuti e psicologi di Riza, ci siamo chiesti cosa bisogna fare per sfatare l'idea che le conseguenze di certi episodi della nostra vita dureranno per sempre. Trovare e mettere a punto risposte terapeutiche che aiutino a non trascinarci dietro i dolori del passato ha richiesto un lungo lavoro". (Raffaele Morelli)
"Ogni nostro disagio non è altro che la voce inascoltata dell'anima che vuole farci ritrovare la nostra unicità, il nostro destino. Allora quando arrivano l'attacco di panico, la depressione, i disturbi psicosomatici dobbiamo soltanto chiederci: quale strato profondo di me vogliono portare alla luce? Per guarire dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere il mondo: diventare più misteriosi, più incerti, imparare ad amare gli imprevisti, ascoltare sempre meno il parere degli altri, affidarci sempre più al lato oscuro e quindi alla vita. Diventare più saggi, di quella saggezza che non viene dal sapere razionale, ma semplicemente dallo stare nelle cose, così come sono: chi impara a stare bene non ha la velleità di cambiare il mondo. Fidarci di quel luogo oscuro che chiamiamo "anima". Che cosa dobbiamo temere se qualcuno guida la nostra esistenza?"
Bisogna stare attenti alle parole che ci diciamo. Tutte le volte che ci accusiamo, che ci critichiamo, che ci offendiamo, il cervello emette delle vere e proprie tossine nella nostra interiorità. Tossine che ci fanno credere di essere sbagliati, di non aver realizzato nulla di significativo nella vita, di non aver seguito il compito che il nostro destino ci aveva assegnato. Abbiamo bisogno di parole-carezze, non di accusarci! E abbiamo ancora più bisogno di guardare il nostro mondo interno, le emozioni, i sentimenti, in modo del tutto silenzioso. La vera cura dell'anima è il silenzio, cioè quell'energia senza tempo in cui entriamo ogni notte e dove regnano incontrastate le immagini oniriche. Affidare i nostri disagi al silenzio è la prima cura. Non dirsi nulla, spegnere l'autocritica, ascoltarsi senza proferire alcun commento: ecco i comportamenti di cui ha bisogno l'anima per curare le sue ferite.
Il decalogo pratico per dimagrire senza dieta, passo dopo passo. Inventati ogni giorno qualcosa di nuovo: un piatto, un discorso, una passione. Smettila di voler essere perfetta e di paragonarti alle altre. Ogni tanto preparati i tuoi piatti preferiti e mangiali da sola, senza i tuoi familiari... Raffaele Morelli scrive questo libro pieno di consigli, esercizi e trucchi psicologici per perdere peso con la tecnica delll'approccio psicosomatico.
"In amore si soffre perché si resiste. Si soffre perché si vuole adattare questa forza cosmica agli schemi della vita comune. Ogni ragionamento, ogni paragone, ogni spiegazione, ogni progetto è lontano da Amore. Guardare l'amore con l'orologio in mano per vedere quando e dove arriva significa tradirlo. Significa soffrire. Il mal d'amore è sempre legato al nostro bisogno di controllare, gestire, possedere l'amore, portarlo nei nostri schemi, nelle vicissitudini della nostra storia, nei nostri progetti. Amore senza identità, senza storia, senza padri, madri, amici, senza opinioni, senza giudizi: queste sono le basi, i mattoni del buon Amore." Dopo aver ribaltato i punti di vista consueti sulle diete e sulla salute fisica, Raffaele Morelli scardina i luoghi comuni sull'amore: non è vero che per amare gli altri devi prima amare te stesso. Che un rapporto "serio" dura per sempre. Che c'è un'età per amare (e che per te ormai è tardi). Non è vero che le occasioni perdute non ritornano più. Che in amore vince chi fugge. Che bisogna dimenticare il passato e ritornare insieme. Ma soprattutto non è vero che devi migliorare il tuo rapporto di coppia. Che devi cercare l'amore con la A maiuscola, aspettare il principe azzurro. Che devi capire che cosa ti ha fatto innamorare. Che, in generale, devi capire. Un libro spiazzante, provocatorio, capace di donare, a chi saprà seguire i suoi consigli, il prezioso segreto dell'amore felice.
"Nella mia professione mi capita spesso di incontrare persone che hanno dei problemi di autostima, che soffrono perché non riescono ad amarsi abbastanza, e di conseguenza a farsi amare. Sono miei pazienti, persone che mi scrivono o che frequentano i miei gruppi. Per tutti loro, e per tutti quelli che patiscono questo disagio, ho deciso di riassumere in questo libro il mio pensiero sull'autostima, e la via per conquistarla. Ho diviso le mie idee in sette lezioni, sette messaggi chiave su cui riflettere. Ho scelto di riportare anche dei brani di conversazione con miei pazienti e dei miei incontri di gruppo, perché le domande, le obiezioni e i problemi esposti sono spesso comuni a molti e, immagino, anche al lettore. Per aiutare il nostro percorso verso l'autostima ho pensato fosse utile anche proporre dieci consigli di saggezza tratti dalle parole di maestri antichi o contemporanei, da visualizzare e ripetere come mantra. E infine, per concludere, una serie di piccoli esercizi. Per riconquistare, giorno dopo giorno, il piacere di stare bene con se stessi." (Raffaele Morelli)
"C'è qualcosa dentro di noi che sa curarci meglio di qualsiasi farmaco. Se ci rendiamo conto di questa realtà, la prospettiva terapeutica cambia completamente. Si aprono porte e percorsi inimmaginabili... Facciamo un consumo esasperato di medicinali, costosi e spesso pieni di controindicazioni, e ci dimentichiamo così che in noi esiste un "sapere innato" capace di guarirci. Questa autoguarigione non riguarda solamente i cosiddetti disturbi psichici (come ansia, panico, depressione...) ma interessa anche alcune patologie ben "radicate" nel corpo (per esempio tachicardia, asma, eczema, ipertensione, colite...). Tra mente e corpo non c'è nessuna differenza, e quando a parlare è la "carne" dell'individuo, significa soltanto che il disagio si esprime meglio attraverso il versante organico. Si tratta solo della punta di un iceberg: la malattia interessa sempre l'individuo nella sua interezza." In cosa consiste questa nostra facoltà di autoguarigione? Quali sono le sue leggi, il suo linguaggio segreto? E cosa dobbiamo fare per innescarla? Mettendo in campo le sue profonde conoscenze di medicina psicosomatica, Raffaele Morelli ci rivela le chiavi intime e le mosse pratiche per capire e sfruttare al meglio questa energia che ci fa guarire.
"Da alcuni anni osservo nel mio studio l'anima di chi ingrassa. Più di tutto mi colpisce la lotta, la battaglia di moltissime persone per ritrovare la linea. "Devo farcela, voglio farcela...", si ripetono. Compiono sforzi indicibili, provano diete di tutti i tipi, quasi sempre fallimentari. Naturalmente quando trasgrediscono il senso di colpa è grande. Più il senso di colpa aumenta, più il senso di sconfitta si accresce e più si torna a mangiare. Questo libro è dedicato a coloro che vogliono uscire da questo frustrante circolo vizioso. Non potremo eliminare i chili in più diventando dei docili soldatini che, a orari cadenzati, mangiano la mela, la fettina di fesa, il petto di pollo... Non è possibile dimagrire, se prima non abbiamo risvegliato una passione, un desiderio, un interesse che magari avevamo sopito per anni e anni. Spesso il grasso copre e nasconde le nostre aspirazioni più profonde, la nostra voglia di provare piacere." Mettendo insieme la sua esperienza di psicoterapeuta, le sue conoscenze mediche e la sua visione filosofica, Raffaele Morelli ribalta molti dei luoghi comuni sulle diete e propone un metodo tanto semplice quanto rivoluzionario. Un approccio psicosomatico, che pone la nostra mente al centro di tutto, e senza sacrifici ci fa ritrovare la linea e la gioia di vivere.