Il volume ricostruisce la storia della lenta costituzione della Biblioteca Bartoliniana di Udine, istituzione collocata, in seguito a donazione, nel Palazzo Arcivescovile e creata dal conte Antonio Bartolini, commendatore dell'Ordine dei cavalieri di Malta vissuto tra la seconda metà del Settecento e il primo quarto del secolo successivo. Si tratta di una biblioteca che rispecchia pienamente i gusti e gli orientamenti culturali del suo fondatore e che conserva edizioni di notevole rilievo storico e bibliografico. Il costante riferimento di questa ricerca a fonti documentarie di prima mano, le cui fondamenta si basano sull'analisi dell'epistolario del conte Bartolini, ha consentito di ricostruire vere e proprie fasi evolutive del suo collezionismo e interessi, e di penetrare la complessa e affascinante rete di contatti eruditi che egli costituì nel corso della sua vita. Emerge così il ritratto di un personaggio di notevole spessore culturale, un bibliofilo con una punta come egli stesso ebbe modo di ammettere di 'bibliomania' che ha lasciato in eredità alla sua città uno scrigno colmo di preziosità bibliografiche che attendono di essere adeguatamente valorizzate.
Il volume è un catalogo di 190 edizioni del secolo XV nel quale è stato unificato il patrimonio incunabolistico di quattro biblioteche ecclesiastiche udinesi. L'autrice fa precedere la sua schedatura da una dettagliata presentazione storica che da un lato mira alla ricostruzione delle vicende delle singole collezioni in cui sono conservati questi testi, dall'altro punta a capire come e quando certi esemplari siano entrati a farne parte. Sono pagine quindi fondamentali per capire i fondi nel loro insieme, per entrare "dentro" le raccolte e tentare di spiegarne presenze e assenze.