Il latte materno ha da sempre costituito il nutrimento per il piccolo dell'uomo, e ha quindi sostenuto la nostra specie da tempo immemorabile. Allora perché nel XX secolo si è assistito a una drammatica diminuzione dell'allattamento al seno, a vantaggio del latte artificiale? Quali implicazioni sta avendo questo cambiamento di stile di vita sulla salute psico-fisica e sullo sviluppo dei bambini? È proprio vero che allattare è una questione di fortuna, o sono altri i motivi che portano molte mamme a ritenere erroneamente di non avere latte a sufficienza, o che il loro latte non sia adeguato? Questo libro vuole dare una risposta a queste e a molte altre domande sull'allattamento, spiegando in modo chiaro ed esauriente i motivi che portano oggi moltissime madri a ricorrere al latte artificiale. Usando un linguaggio semplice e scorrevole viene proposta un'accurata e documentata analisi dell'impatto del tipo di alimentazione nei primi anni di vita, riportando le più recenti e affermate raccomandazioni ufficiali e le azioni intraprese dalle istituzioni a livello europeo e italiano. Il libro non si rivolge soltanto a genitori e futuri genitori, ma anche a operatori sanitari, educatori, e a tutti coloro che hanno a che fare con mamme e bimbi piccoli, come anche a chiunque sia interessato a temi di ecologia, salute pubblica e consumo consapevole.
La pratica dell'allattamento si sta diffondendo grazie a iniziative e interventi per la sua promozione; sono quindi sempre di più le donne che allattano secondo le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero fino a due anni di vita del bambino e anche oltre. C'è una bella differenza fra allattare un neonato e allattare un bambino di uno, due o più anni ma non sempre si riesce a trovare su questo argomento specifico informazioni coerenti e aggiornate. Oltre a non trovare risposte soddisfacenti ai tanti, inevitabili dubbi, le madri che allattano un bambino di età intorno o superiore all'anno spesso si sentono isolate e non hanno occasione di scambiare opinioni ed esperienze sull'argomento. Spesso si scontrano con la disapprovazione e l'ignoranza di chi le circonda, fatta di luoghi comuni come quello secondo cui ad un certo punto "il latte diventa acqua". Chi ha il diritto di decidere sulla sua durata? Su quali basi? Cosa vuol dire, oggi, allattare fino all'anno e molto oltre, e cosa comporta per la madre, per il padre e per il bambino? È vero che un allattamento prolungato rende le madri succubi dei figli, e questi ultimi dipendenti, viziati e mammoni?