Ritornare a riflettere sulla storia delle donne nella magistratura italiana attraverso una vita intrigante e vera significa ritrovare il piacere di pensare senza preconcetti e senza tralasciare nulla. Secoli di pregiudizi hanno visto la donna lontana da certi luoghi e da certe funzioni e ora, passando attraverso i corridoi del carcere di Poggioreale, nulla sembra turbare quel ticchettio di un passo deciso, eppure dentro di sé mille domande si rincorrono, prima fra tutte: cosa penserà l'imputato trovandosi di fronte una donna magistrato? I pregiudizi sono duri da estirpare ma ora, attraverso la voce di Paola Di Nicola, scopriamo il piacere di un vissuto e di un mestiere che abbraccia le vite degli altri in un unico manto che "traveste e nasconde": la toga.
Che cosa si può dire ancora su Maria che non sia ripetitivo? Quale profilo può essere propulsivo di quella liberazione annunziata nel Magnificat? Il titolo Ben più che Madonna è un invito ad andare oltre le incrostazioni culturali e religiose, il devozionismo, il razionalismo teologico, la retorica, la riduzione femminile e servile a esecutrice dei dettati del Cristo. Il sottotitolo Rivoluzione incompiuta allude al Magnificat e alla sua profezia di riconciliazione tra cielo e terra e di tutte quelle fratture che in ogni ambito dell'umano (antropologico, socio-politico, economico, ecclesiologico) ostacolano il Regno della giustizia e dell'amore. In ogni capitolo, una prima parte si confronta con gli aspetti salienti della vita di Maria, come ci è dato conoscere, e una seconda apre a considerazioni interdisciplinari. Dalla lettura agile e al contempo documentata, questo libro presenta Maria come l'amata regale nella sua dignità di sposa del Padre, chiamata a rispondere all'Amore cooperando alla generazione del Figlio, corpo nel corpo, alla sua formazione, a condividerne la missione, mantenendo la sua specifica vocazione. Il lettore vi troverà "cose vecchie e cose nuove" per ripensare l'umanità e la Chiesa sul registro mariano.
La Fontana del cinghiale è l'unica opera superstite tra quelle realizzate dallo scultore Ado Furlan durante il suo soggiorno romano (1939-1942). Eseguita su commissione dell'architetto Luigi Moretti per il Foro Mussolini, essa costituisce un'importante testimonianza del dialogo instaurato dall'artista con i modelli antichi, reinterpretati alla luce delle esperienze moderniste compiute nella Capitale. La predisposizione del calco in stucco esposto in mostra a Pordenone nel 2005 e destinato a trovare definitiva sistemazione all'interno del castello di Spilimbergo ha richiesto un complesso 'iter' burocratico-amministrativo illustrato nel presente quaderno, in cui si chiariscono anche le vicende del gruppo marmoreo e si avanza una suggestiva ipotesi sulla sua collocazione originaria
Come dimostrato dall'aumento costante delle convivenze, il matrimonio è un'istituzione sempre più in crisi, ma che non per questo ha perso la sua importanza per la coppia e la società. Le nuove generazioni sono meno motivate nei confronti del matrimonio e non tollerano una difesa dell'istituzione basata soltanto o prevalentemente sulla tradizione o sulla religione. Oggi i fidanzati valutano la convenienza di una simile scelta di vita in relazione al miglioramento della qualità della loro esistenza e cercano di proteggersi dal rischio di peggiorarla o renderla insopportabile con paventati divorzi, separazioni e conflitti, di cui fanno esperienza quotidiana nella produzione letteraria, cinematografica, televisiva e all'interno delle famiglie allargate. Si rendono anche conto che per sposarsi e resistere nel tempo, non bastano innamoramento e sentimenti di attrazione reciproca. Il volume offre alle coppie - credenti e non credenti - dieci ragioni che fanno del matrimonio una risorsa indispensabile alla vita umana. Dieci ragioni fondamentali che fanno del matrimonio una risorsa indispensabile.
Il 19 Ottobre 2008 la Chiesa ha dichiarato beati Zelia Guérin (1831-1877) e Luigi Martin (1823-1894), genitori di Teresa di Lisieux. L’entusiasmo di molti e – a seconda delle reazioni – il disagio degli intellettuali di fronte a questa coppia singolare di sposi è legato ad alcune caratteristiche anomale di un amore che contrasta con la cultura dei nostri tempi.
Sarebbe un errore abbandonare la storia di questi coniugi alle sopravvivenze del passato. Meglio non lasciarsi irretire da certe forme desuete per arrivare al nucleo prezioso di due anime sinceramente e totalmente desiderose di dare a Dio il primo posto e di fare la Sua volontà qualunque essa fosse. Nonostante il riserbo nella espressione dei sentimenti, Zelia e Luigi sono stati capaci di un amore di rara intensità, un mix formidabile, capace di resistere e trionfare sulle umiliazioni, le morti e i fallimenti.
Destinatari
Genitori, religiosi.
Gli autori
Giulia Paola di Nicola e Attilio Danese, sposati dal 1971, sono docenti di sociologia della famiglia presso l’Università “G. D’Annunzio” e presso la “Leonardo da Vinci” di Chieti. Entrambi saggisti svolgono un’intensa attività culturale in Italia e all’estero sulle problematiche relative all’antropologia della reciprocità uomo-donna, alle scienze e alla spiritualità del matrimonio, al rapporto tra persona e sociologia. Dirigono la rivista “Prospettiva Persona” e la collana “Scienze del matrimonio” presso la Casa editrice Effatà (Torino). Collaborano con diverse riviste. Sono membri dell’Accademia Internazionale INTAMS di Bruxelles e della Consulta nazionale della Famiglia della CEI. Per le Edizioni San Paolo hanno pubblicato "Verginità e Matrimonio. Reciprocità e diversità di due vocazioni" (2000); "Da Amore a Zapping. Manuale definitivo per incomprensibili adolescenti" (2008).
Il personaggio di Antigone, che lungo i secoli ha avuto numerose interpretazioni e riletture, torna oggi di attualità, perché rappresenta un’esigenza profonda: quella di una giustizia eterna che riconosca la priorità della coscienza, il primato della legge non scritta, che non coincide con i diritti umani o innati, ma con la radicale fedeltà al tessuto delle relazioni originarie e alla legge della solidarietà.
Il libro si presta ad essere un utile strumento di approfondimento per chi studia la tragedia di Antigone, fuori e dentro le scuole superiori, oltre che per quanti amano l’antico mito di una donna libera, che decide e opera in piena autonomia, in contrapposizione con il potere e la tradizione, quando negano la dignità della persona.
Giulia Paola Di Nicola è docente presso l’Università di Chieti. Dirige con Attilio Danese la rivista di cultura «Prospettiva Persona». Ha pubblicato numerosi testi sulla donna, sull’antropologia e sulla politica.
Angela Rossi, docente nelle scuole superiori, collabora con la cattedra di Sociologia della famiglia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Redattrice di «Prospettiva Persona», scrive su riviste nazionali e internazionali.