Ernesto Olivero racconta la storia dell'avventura cominciata nel 1964 con il Sermig, il Servizio missionario giovani, costituito inizialmente da un gruppo di ragazzi folli, sognatori e idealisti che decide di impegnarsi per sradicare la fame nel mondo. Da questo ideale nasce la sintesi di una storia che negli anni si sarebbe arricchita di molte sfumature: missioni di pace, piani di sviluppo, aiuti umanitari, sostegno ai poveri, progetti di giustizia.
Questo non è un libro per "addetti ai lavori" (nella fattispecie, per gli educatori) ma un libro rivolto a tutti. Perché ciascuno di noi, giovani o anziani che siamo, laici o consacrati, è osservato dai giovani e può trasmettere loro con il suo comportamento, quasi per osmosi, tanto bene o tanto male, speranza o sfiducia. Mi auguro perciò di aver realizzato uno strumento utile a tutti coloro che amano i giovani e desiderano davvero valorizzarli come un "patrimonio dell'umanità".