Nella battaglia di Borodino, la più importante che si svolse durante l'invasione della Russia da parte di Napoleone nel 1812, l'imponente Grande Armée dell'imperatore, formata da soldati di numerosi Stati entrati nella sfera d'influenza francese, fronteggiò un tenace esercito russo agli ordini del maresciallo Kutuzov. Dopo una sanguinosa serie di attacchi frontali e di disperati contrattacchi, i due schieramenti si annientarono a vicenda, ma Napoleone non cedette terreno e marciò su Mosca, da dove sarebbe iniziata la tragica ritirata verso la salvezza. Questo libro abbraccia la campagna del 1812 nella sua interezza, dall'ingresso dell'esercito francese in territorio russo, in giugno, fino al suo ripiegamento, sotto le incessanti molestie delle truppe nemiche lungo il percorso oltre la Vistola; la battaglia di Borodino è il punto su cui s'incentra tutta la narrazione.
Lo Spitfire, già presente in Egitto per contrastare la superiorità della Luftwaffe fino alla battaglia di El Alamein, fu successivamente impiegato anche nel Nordafrica francese. Nei cieli della Tunisia, i velivoli britannici subirono pesanti perdite nella lotta per la supremazia aerea contro le unità da caccia italiane e germaniche, prima della resa dell'Asse nel 1943. Le squadriglie degli Spitfire (RAF, RCAF, RAAF e SAAF) svolsero un ruolo cruciale nella neutralizzazione degli aeroplani italo-tedeschi durante i combattimenti per la conquista della Sicilia e l'invasione dell'Italia e nei successivi drammatici mesi di guerra nella Penisola. In occasione dell'operazione Dragoon, decollando dalle loro basi italiane, coprirono gli sbarchi nella Francia meridionale, eseguendo anche numerose sortite sulla Jugoslavia in appoggio ai partigiani di Tito. Nel corso delle campagne nordafricane e italiane, quasi 100 piloti di Spitfire si guadagnarono lo status di assi o accrebbero la loro già consolidata reputazione di valorosi combattenti dei cieli.
Splendente nella sua armatura e con le insegne, montato su un destriero durante un torneo o impegnato in combattimento ravvicinato sul campo di battaglia, la figura del cavaliere di corte è diventata un'icona del Medioevo. Ma dietro l'immagine popolare esiste una realtà storica più complessa e affascinante. Questo libro va oltre il mito per spiegare chi fosse davvero questo celebrato guerriero a cavallo. Dai particolari della complicata armatura alle tappe della "carriera militare", dal codice cavalleresco al ruolo politico e sociale, il volume offre una guida illustrata al mondo dei cavalieri attraverso resoconti di prima mano, rievocando in modo vivace e realistico battaglie come quelle di Agincourt e Pavia, nonché singoli cavalieri quali Goffredo di Buglione, Guglielmo il Maresciallo e Riccardo Cuor di Leone.
La Bosnia è una delle repubbliche della ex Jugoslavia che ha proclamato l'indipendenza nel 1992, ma è stata subito dopo sconvolta da uno dei più violenti e tragici conflitti scoppiati in Europa nel XX secolo. Solo l'intervento delle forze dell'ONU e della NATO è riuscito a riportare la pace, sancita nel 1995 dall'accordo di Dayton. I motivi dell'odio etnico tra croati e musulmani da una parte e serbi dall'altra ha radici antiche e Noel Malcolm, profondo conoscitore delle vicende balcaniche, con un meticoloso lavoro di ricerca basato sull'attenta analisi delle fonti di origini diverse ci fornisce una spiegazione documentata e convincente di quanto è avvenuto.
Nell'ex Unione sovietica ormai in preda all'anarchia, un ammiraglio ribelle, Ivan Deminov, si impadronisce della più potente macchina bellica dell'arsenale russo, un sottomarino balistico della classe Typhoon, per dare vita a un colpo di stato. Il vice ammiraglio lealista Stefan Zenko, che è a bordo di un altro battello simile, è il solo che può cercare di fermarlo mentre il capitano Jack Gunner, comandante del sottomarino d'assalto americano USS Reno, li segue come un'ombra con l'ordine di distruggerli entrambi. Nelle gelide profondità del mare di Barents, ricoperte da dieci piedi di ghiaccio, la grande caccia ha inizio...